Recensione: Zakk Wylde - Book of shadows (1996)


Volete un disco da portare con voi per sempre?
Eccolo qui, Book of shadows, di quell' uomo misurato e contenuto che risponde al nome di Zakk Wylde. Il biondo polistrumentista, peró, ci mostra in questa occasione il suo lato docile e melodico regalandoci questa piccola (neanche tanto piccola) gemma.

Book of shadows é un disco introspettivo, rilassato, suonato e prodotto con una classe immensa. 
Il disco si apre con uno splendido scorcio Country (Between heaven and hell) seguito da meravigliose ballad (Road back home, Way beyond Empty) e stupendi pezzi introspettivi e cupi quali Dead as yesterday e Too numb to cry, non dimenticando la conclusiva e dolcissima I Thank you my child. A proposito di quest'ultima, su internet troverete una tenerissima versione, cantata con la destinataria di questa canzone, ovvero la figlia. Anzi, guardate che faccio, vi posto io il link. Poi non dite che non vi voglio bene.

Tornando a noi, le canzoni citate valgono da sole l'acquisto del disco, ma in generale tutte le canzoni sono all'altezza di questa stupenda pubblicazione, eccetto probabilmente quella 1,000,000 Miles Away, che in realtá proprio brutta non é ma che ho sempre pensato non ci azzecchi proprio nulla con il resto, essendo irragionevolmente piú aggressiva della media e risultando parecchio fuori contesto.

La voce di Zakk é al top e qui ancora lontana dalla non necessaria pesantezza che la contraddistinguerá nella successiva carriera con i Black Label Society. Le chitarre e il pianoforte in Book of shadows sono sempre all'altezza della situazione, accompagnano entrambi quando devono accompagnare e che incidono quando devono incidere, cosí come gli assoli, mai fuori posto e sempre di altissima fattura. Insomma, per quanto mi riguarda, lo Zakk definitivo che mette in evidenza il suo lato piú Folk e Country senza dimenticare le sue radici Southern cosí come con qualche sprazzo di tamarragine (passatemi il termine). Il biondo chitarrista qui é alle prese con praticamente tutti gli strumenti, a parte la batteria suonata da Joe Vitale e il basso suonato da James Lo Menzo: lo vedremo quindi all'armonica, al piano, alle tastiere, ai cori e persino al basso nella giá citata 1,000,000 Miles Away.

In futuro Mr. Wylde riproverá a ricreare la grandezza di questo disco con Hangover Vol VI e soprattutto con il secondo capitolo di Book of shadows (clicca per la videorecensione), ma i tempi (e la voce) purtroppo sono cambiati e il risultato non sará lo stesso, pur essendo due dischi sicuramente dignitosi.

Book of shadows é un disco per tutte le occasioni, che non mi stanca mai. E anche uno dei miei dischi preferiti di sempre. Io vi ho avvertito.

VOTO 88/100
Top tracks: Road back home, Way beyond empty, I thank you child
Skip song: 1,000,000 Miles Away

Tracklist:
1. Between Heaven And Hell
2. Sold My Soul
3. Road Back Home
4. Way Beyond Empty
5. Throwin' It All Away
6. What You're Look'n For
7. Dead As Yesterday
8. Too Numb To Cry
9. The Things You Do
10. 1,000,000 Miles Away
11. Thank You Child

Giovanni Gagliano

Passionate about music I wrote my first article for "Given To Rock" in 2012, reaching now 30K global followers. I am also a musician, gigging around London.

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