Recensione: Jack White - Lazaretto (2014)


Lo dico subito: non sono per nulla un fan di Jack White ma riconosco il suo talento ed il suo estremo gusto musicale. Detto ció, possiamo cominciare.
Per i pochi che non lo conoscessero, dato che siamo in clima di mondiali di calcio, vi dico che il "Popopopopopo po" che canticchiate (o sentite canticchiare) seguendo la nazionale, é opera sua. Ahhh ma é quello dei White Stripes con la batterista donna che non sa suonare? Esattamente, proprio lui.

Dopo i suoi innumerevoli progetti e a due anni di distanza dal primo disco "ufficiale" da solista, Blunderbuss, il bizzarro e mastodontico Jack ci propone questo Lazaretto, disco che non si presenta proprio benissimo a livello di titolo, anzi, diciamolo chiaramente: ma che cacchio di titolo é?!? In compenso devo dire che i colori della copertina sono davvero fighi.

Dicevo prima che non sono un fan di Jack White, quindi non aspettatevi che ne tessa le lodi, che faccia sviolinate a destra e a sinistra (e al centro, per la par condicio) o che dica che questo sia l'album dell'anno. Dico solo che a prescindere dal gusto personale non si puó non riconoscere la grandezza di questo poliedrico artista che, con naturalezza, si cimenta in vari strumenti e generi musicali. Ascoltando questo Lazaretto ( non ce la faccio a scrivere questo nome senza pensare quanto sia brutto il titolo), oltre al giá citato gusto musicale troviamo contemporaneamente tanta modernitá e tanti riferimenti al passato (60' e 70'), dei suoni curatissimi e tanta ricerca del dettaglio, a volte maniacale. Le canzoni non sono particolarmente complicate o ricercate, ma hanno sempre quel qualcosa che le rende particolari, e questo é sicuramente un pregio, un grosso pregio.

Tra le canzoni, meritano sicuramente una citazione l'opener Three women (Battisti ne aveva dieci, lui é piú misurato), la title track (non la nomino), il singolo beatlesiano Just one drink, la rollingstoniana Want and able, il bel piano e il bel duetto di Alone in my home e la "datata" Entitlement. Oltretutto il disco é breve e conciso, come piace a me.

Bravo Jack!

Voto 70/100
Top tracks: Three Women, la title track, Just One Drink

Tracklist:
01. Three Women
02. Lazaretto
03. Temporary Ground
04. Would You Fight For My Love?
05. High Ball Stepper
06. Just One Drink
07. Alone In My Home
08. Entitlement
09. That Black Bat Licorice
10. I Think I Found The Culprit
11. Want And Able
Giovanni Gagliano

Passionate about music I wrote my first article for "Given To Rock" in 2012, reaching now 30K global followers. I am also a musician, gigging around London.

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