Recensione Pantera - Vulgar Display of Power [20th Anniversary Edition] (2012)


Conosciamo tutti quest’album, no? No??? Nooo?

Bene, nel caso non lo conosciate (o lo conosciate), sappiate che é da poco uscita l’edizione “20esimo anniversario”, praticamente una scusa per rivendercelo (e per riacquistarlo) a prezzo pieno, anche se possiamo giustificare la spesa con  Il DVD allegato del “live in Italia ” e il nuovo brano Piss, ovvero un escluso (eccellente?) della prima stesura.
Il nuovo pezzo non é affatto male, ed é manna dal cielo per chi non ascolta nuovi riff del compianto Dimebag Darrell da tantissimi anni, ma eccellente di certo non lo é (stiamo parlando sempre di un pezzo escluso dall’album), semplicemente un pezzo “onesto”.

Beh, per quanto riguarda il resto dell’album: devo commentarlo sul serio? Non lo conoscete?
Vabbé lo conoscerete, ma se state ancora leggendo vuol dire che volete conoscere il mio parere. 
Il mio parere é che é senza dubbio il miglior album dei Pantera: ispirato, vario (al contrario del successivo semi-mattone Far beyond driven) e con una produzione spettacolare.
Le prime sei canzoni di questo album sono quanto di meglio i Pantera possano farci ascoltare: A new level, Walk, Fucking Hostile, This love, sono assieme a Cowboys from hell e Cemetary gates (del precedente album), i pezzi piú famosi dei quattro texani, probabilmente. Walk in particolare ha avuto un successo incredibile ed è probabilmente il brano che li ha fatti conoscere al grande pubblico. Funzionò esattamente così con me: vidi questo video in TV e fu amore a primo ascolto. Come non amare anche Fucking hostile che è praticamente un cazzotto in faccia con un Vinnie Paul irreale che ci spiega come suonare "musicale" anche a velocità disumane.

Qualche leggero calo di tensione nella seconda parte, ma solo perché la prima parte é straordinaria, non perché facciano cagare in senso assoluto (a parte forse By demons be driven): pezzi come Regular People e No good sarebbero probabilmente due top tracks in un album "normale".
L’album si chiudeva magnificamente  con la semi ballad Hollow, ma nella nuova edizione la chiusura é affidata al nuovo singolo Piss. Meglio prima in realtá, con una prima parte delicatissima e malinconica e una seconda parte incazzata con Phil Anselmo che rimpiange alla sua maniera un amico scomparso.

Potrei soffermarmi per altre 30 pagine sulle prove dei singoli, su quanto siano ispirati i due fratelli Abbott, su quanto Dimebag Darrell sia un chitarrista irripetibile, su quanto spacca Phil Anselmo (nella migliore prestazione della sua carriera) e come Rex Brown sia praticamente una spalla perfetta, ma é sicuramente superfluo. Un album fondamentale per il thrash metal per suono, attitudine e innovazione e che ha influenzato (e che continua ancora ad influenzare) orde di band. Che però non si sono mai avvicinati a questi livelli.

Vulgar display of power è il risultato della fusione perfetta dei 4 texani con il sapiente contributo di un certo Terry Date in cabina di regia. Da avere a tutti i costi nella propria collezione.

Voto 92/100 (al disco, non alla reissue)
Top tracks: Walk - Fucking hostile - This love
Skip song: By demons be driven
 
Tracklist:
01 – Mouth for War
02 – A New Level
03 – Walk
04 – Fucking Hostile
05 – This Love
06 – Rise
07 – No Good (Attack the Radical)
08 – Live in a Hole
09 – Regular People (Conceit)
10 – By Demons Be Driven
11 – Hollow
12 – Piss