Ecco come un disco solista dovrebbe essere: fresco, diretto, divertente e senza fronzoli. Che senso avrebbe avuto copiare quello che ha giá detto con Slipknot e Stone sour?
Appunto, Corey Taylor ha messo per un attimo da parte tutte le sue band e le sue collaborazioni per il suo primo disco solista. CMFT ha dei brani scritti nei mesi recenti e altri, addiririttura, che risalgono al periodo della sua adolescenza. Registrato agli Hideout Studio di Las Vegas e prodotto da Jay Ruston,la band é composta da Christian Martucci e Zach Throne alla chitarra, Jason Christopher al basso e Dustin Robert alla batteria. Missione compiuta per tutti loro perché il disco suona potente e moderno.
Snocciolando velocemente il contenuto del disco, molto leggere e godibili sono Black Eyes Blue (vi lascio il videoclip a fondo pagina) e Samantha's gone, mentre Silverfish é una ballad dai toni malinconici dalle atmosfere molto Soundgarden nelle strofe (quasi voglia essere un omaggio a Chris Cornell) che spezza il mood creato fino a quel momento. Kansas é piacevolmente diversa ma forse un po' troppo Pop, mentre Culture Head sembra un (riuscitissimo) pezzo degli Stone sour. Everybody Dies On My Birthday é un pezzo che ci aspettiamo da Corey (bellissimo il titolo), mentre The Maria fire sembra piú un pezzo di Beth Hart, tanto blueseggiante. Home é una delicatissima ballata piano e voce, mentre le ultime due cambiano completamente registro con delle strofe rappate (con special guests inclusi) e con un tocco di follia generale, come facilmente intuibile dai titoli.
Mi é piaciuto molto questo disco di Corey Taylor, che sembra sia fatto piú per se stesso che per il pubblico. Godibile, vario e ben prodotto. Forse poco omogeneo, ma va piú che bene cosí.
Voto 70/100
Top tracks: Black Eyes Blue, Samantha’s Gone, Culture Head
Skip track: CMFT Must Be Stopped [Feat. Tech N9ne & Kid Bookie]
Tracklist:
1. HWY 666
2. Black Eyes Blue
3. Samantha’s Gone
4. Meine Lux
5. Halfway Down
6. Silverfish
7. Kansas
8. Culture Head
9. Everybody Dies On My Birthday
10. The Maria Fire
11. Home
12. CMFT Must Be Stopped [Feat. Tech N9ne & Kid Bookie]
13. European Tour Bus Bathroom Song
Snocciolando velocemente il contenuto del disco, molto leggere e godibili sono Black Eyes Blue (vi lascio il videoclip a fondo pagina) e Samantha's gone, mentre Silverfish é una ballad dai toni malinconici dalle atmosfere molto Soundgarden nelle strofe (quasi voglia essere un omaggio a Chris Cornell) che spezza il mood creato fino a quel momento. Kansas é piacevolmente diversa ma forse un po' troppo Pop, mentre Culture Head sembra un (riuscitissimo) pezzo degli Stone sour. Everybody Dies On My Birthday é un pezzo che ci aspettiamo da Corey (bellissimo il titolo), mentre The Maria fire sembra piú un pezzo di Beth Hart, tanto blueseggiante. Home é una delicatissima ballata piano e voce, mentre le ultime due cambiano completamente registro con delle strofe rappate (con special guests inclusi) e con un tocco di follia generale, come facilmente intuibile dai titoli.
Mi é piaciuto molto questo disco di Corey Taylor, che sembra sia fatto piú per se stesso che per il pubblico. Godibile, vario e ben prodotto. Forse poco omogeneo, ma va piú che bene cosí.
Voto 70/100
Top tracks: Black Eyes Blue, Samantha’s Gone, Culture Head
Skip track: CMFT Must Be Stopped [Feat. Tech N9ne & Kid Bookie]
Tracklist:
1. HWY 666
2. Black Eyes Blue
3. Samantha’s Gone
4. Meine Lux
5. Halfway Down
6. Silverfish
7. Kansas
8. Culture Head
9. Everybody Dies On My Birthday
10. The Maria Fire
11. Home
12. CMFT Must Be Stopped [Feat. Tech N9ne & Kid Bookie]
13. European Tour Bus Bathroom Song
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