Recensione: Black Country Communion - Afterglow (2012)


Ho sempre pensato: i Black country communion non sarebbero un gruppo migliore se tutti i pezzi li scrivesse Glenn Hughes? La risposta l'ho avuta da solo, ascoltando Afterglow, nato inizialmente come disco solista di Hughes, ma che, convinto dal produttore, è diventato la terza fatica in studio della band. Ah, la risposta è no.
Afterglow è infatti un gran disco, magnificamente cantato e suonato da quel mostro che è Glenn Hughes (accompagnato da musicisti quali Bonamassa, Sherinian e Bonham Jr.), ma che ha il difetto della ripetitività. Grandi canzoni singolamente, ma disco che nel complesso è fin troppo omogeneo, senza cambi di registro. Tuttavia non voglio fare troppo il pignolo, in Afterglow di buona musica ce n'è davvero tanta e il cantante è addirittura divino in alcune canzoni [su tutte The circle, Midnight sun (con il riff iniziale di Gates of tomorrow dei Maiden) e Cry Freedom, dove straccia Bonamassa in un duetto vocale], così come la prova della band. Forse manca di alcuni picchi che il primo e secondo capitolo avevano, ma complessivamente ci sono molte meno cadute di tono (i passaggi strumentali di Bonamassa, assenti in questo disco, molto spesso mi hanno fatto sbadigliare), se è meglio o peggio decidetelo voi. Di sicuro, se volete ascoltare un buon disco, Afterglow è sicuramente consigliato.

Ps: Si, ho usato sul serio le parentesi quadre e tonde. Nuova grammatica. Se verranno implementate nel tempo, avrete la prova che sono stato io il primo.

Voto 68/100
Top songs: Cry freedom, Midnight Sun, The Circle
Skip song: Dandelion

Tracklist:
1. Big Train
2. This Is Your Time
3. Midnight Sun
4. Confessor
5. Cry Freedom
6. Afterglow
7. Dandelion
8. The Circle
9. Common Man
10. The Giver
11. Crawl

Giovanni Gagliano

Passionate about music I wrote my first article for "Given To Rock" in 2012, reaching now 30K global followers. I am also a musician, gigging around London.

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