La discografia (semiseria) - Queen

Oggi diamo un'occhiata alla carriera della band di Freddie Mercury, Brian May, John Deacon e Roger Taylor, ovvero i Queen. Ecco cosa ne penso della loro discografia.


Queen (1973)
Partiti! Sti ragazzuoli fanno un rock energico, particolare e personale. I signori Mercurio e Maggio gettano qualche base per i futuri successi. Mr. Mercurio ha una dentatura che se lo incontri di notte ti spaventi, ma ha un grande talento, cosí come tutti gli altri componenti della band. Debut buono, sound aggressivo e personale. Se conoscete solo i classici, stenterete a riconoscerli in questo disco.  

Voto 69/100
Top tracks: Keep yourself alive, Doin' alright, Liar


Queen II (1974)
Il disco prosegue sulla falsa riga del primo, peró é meno ispirato. Meno male che i  componenti non sono di colore, sennó non si sarebbe visto nulla in copertina. Roger Taylor sembra una donna e Freddie non si é fatto sistemare i denti. Ho sentito dire che qualche dentista gli ha sconsigliato di procedere alla sistemazione dei denti perché quest'operazione avrebbe potuto modificargli la voce. Me lo disse un ragazzino conosciuto a mare nel 92, sará vero? Disco cosí cosí.   

Voto 59/100
Top tracks: White queen, Ogre battle


Sheer Heart Attack (1974)
Una volta fare il musicista era un lavoro serio e duro, questo é il secondo album dei Queen nel 1974, non come tutti i gruppi-pappamolla di oggi che per fare uscire un disco (di merda) ci mettono 3-4 anni. Sheer heart attack é la base per i Queen del futuro, una via di mezzo tra i primi due dischi e quelli che verranno. Personalmente (parlando con voi) é uno dei miei preferiti.

Voto 79/100
Top tracks: Stone cold crazy e la minitrilogia



A night at the opera (1975)
Dicevamo? Solo un anno dopo Sheer heart attack esce A night a the opera, e solo per registrare Bohemian Rhapsody e the Prophet's song i Queen si portano in studio le tende e i sacchi a pelo e registrano anche la notte o sotto la doccia, per ottimizzare tempo. Dite quello che volete, ma per me Bohemian Rhapsody é la canzone del secolo e questo é un disco importantissimissimo per la carriera della band e per il mondo intero.  

Voto 87/100
Top tracks: Bohemian Rhapsody, Death on two legs, love of my life



A day at the races (1976)
I Queen cercano di mantenere le atmosfere del precedente semi-capolavoro (Brian May voleva farlo uscire assieme ad A night at the opera, ma la casa discografica lo ha mandato al diavolo) e la band si autoproduce per la prima volta, ma, a parte qualche ottima canzone (neanche troppe, in veritá), la missione non riesce. Brian May cerca di fare il leccaculo con i giapponesi e canta Teo Torriate. Ne avremmo fatto volentieri a meno.  

Voto 62/100
Top tracks: Tie your mother down, Somebody to love
 

News of the world (1977)
Dopo essere stati tacciati (a ragione?) di essere diventati noiosi, la band cambia marcia e pubblica questo disco, con, ancora una volta, canzoni immortali. Brian May stavolta fa il leccaculo degli americani cantando Sleeping on the sidewalk (il disco infatti sbancherá in USA). Peccato per qualche riempitivo di troppo, ma chi, almeno per una volta nella vita, non ha canticchiato We are the champions e We will rock you?  

Voto 78/100
Top tracks: We will rock you, We are the champions, Spread your wings


Jazz (1978)
Piú o meno sulla stessa falsa riga del precedente (i Queen sfornano spesso album "a coppia", per poi cambiare genere), peró con un po' troppi riempitivi e soprattutto senza che Brian May faccia il leccaculo di qualcuno. In compenso Freddie ci regala una sua interpretazione del mondo islamico con Mustapha, inventando parole a caso. Dal vivo tutti la richiedono, ma lui la comincia e poi parte con Bohemian rhapsody.  

Voto 69/100
Top tracks: Fat bottomed girls, Bicycle race, Don't stop me now


The game (1980)
I Queen si trasferiscono a Monaco ed eccoli cambiare di nuovo pelle. Una pelle un po' ibrida, un po' pop, un po' rock, un po' disco-funky, un po' rockabilly e soprattutto aperta ai sintetizzatori, contrariamente al passato. Nonostante una certa confusione stilistica, il disco é buono. La durata é breve, ma almeno ci hanno risparmiato i tanti riempitivi dei dischi precedenti, qui tutto fila liscio. La band, in copertina, é orribile.  

Voto 73/100
Top Tracks: Crazy little thing called love, Another one bites the dust, Save me


Hot Space (1982)
Freddie si perde in locali (gay) notturni di Monaco di Baviera e non fa altro per mesi (Ecco perché era combinato in quel modo per la copertina di The game) e di musica non voleva proprio saperne nulla, ma dato che doveva farla per contratto, ha imposto lo stile "disco" alla band, talmente si era rincoglionito appresso ai locali notturni. Il disco é quasi imbarazzante ed é il punto piú basso della band che medita addirittura di sciogliersi. Meno male che c'é Under pressure, sennó questo oggetto quadrato poteva fare il sottobicchiere (colorato).

Voto 49/100
Top Track: Under pressure


The works (1984)
Freddie la smette con i locali gay ogni singola sera e (musicalmente) si riprende, facendola finita con i ritmi disco a tutti i costi. The works é un disco con molte influenze, anche qualcuna del disco precedente, ma Brian prova a dirigere il disco con delle tracce e delle chitarre energiche. Il mondo gli é grato. Radio gaga si deve al figlio di Roger Taylor che non la smetteva di ripetere "radio caca". A proposito di Roger, sembra davvero una (bella) donna nel video di I want to break free.   

Voto 74/100
Top tracks: Hammer to fall, I want to break free, Is this the world we created?


A kind of magic (1986)
Questo disco é un ibrido fra un disco tradizionale ed una colonna sonora, in quanto quasi tutte le tracce fanno parte del film Higlander. A kind of magic é un grande, grande disco, uno dei loro migliori, anche se vennero tacciati di fare plastic rock. In parte é vero pure questo, ma chissenefrega. In Who wants to live forever Brian ci fa arricciare tutti i peli delle braccia con 3 note.  

Voto 84/100
Top tracks: Who wants to live forever, One vision, Princes of the universe


The miracle (1989)
Freddie é malato, ma non si arrende e vuole sfornare ancora dischi. E fa bene. Da ragazzino la copertina mi piaceva parecchio, riguardandola adesso ho decisamente un'altra opinione. A proposito, Derek Riggs, disegnatore degli Iron maiden, ha detto che i Queen hanno copiato l'idea dalla copertina del singolo The Clairvoyant, forse tutti i torti non ha. Anche The Miracle é un bel disco, pieno di idee e pieno di pezzi che verranno ricordati a lungo, assieme ad altri che nessuno si ricorda piú da 20 anni. In rain must fall (a proposito di pezzi che non si ricorda piú nessuno) a 1.45 Freddie Mercury insulta chiaramente qualcuno gridando "frooocio". Non ci credete?
 

Voto 75/100
Top tracks: The miracle, I want it all, Breakthru


Innuendo (1991)
Le voci della malattia di Freddie si fanno piú insistenti, lui é praticamente alla fine, ma vuole regalarci delle gemme pazzesche come la title track e soprattutto The show must go on, forse la canzone piú emozionante dell'intera discografia dei Queen, che per me si chiude con la traccia 12 di questo disco. Ad un orecchio attento non sfuggirá il fatto che Freddie utilizza tanti "sortilegi" in studio, e la sua voce risulta spesso un po' troppo artificiale. Lo perdoniamo? Direi proprio di si. Grandissimi Queen.  

Voto 77/100
Top tracks: Innuendo, I'm going slightly mad, The show must go on


Se cercate l'album Made in heaven evidentemente non avete letto bene quello che ho scritto in Innuendo, per il sottoscritto la carriera si chiude lí.

Adesso vi lascio con una delle mie canzoni preferite della band, con un videoclip discutibile.


Giovanni Gagliano

Passionate about music I wrote my first article for "Given To Rock" in 2012, reaching now 30K global followers. I am also a musician, gigging around London.

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