Recensione: EP Afterwork - Work, spend and Die (2013)


Un EP fresco fresco proveniente dagli Italiani Afterwork.
Un po' di biografia, prima della recensione:

"La Band nasce nel novembre 2011 a Caserta, da un'idea di Luca Ruzza, fondatore e chitarrista del gruppo. Un sound proveniente da varie miscele musicali ed esperienze dei singoli componenti della band, che vanno dal Rock, Grunge, Progressive e con qualche innesto Metal, una definizione può essere quella di Post Rock/alternative che lascia ampio spazio di caratterizzazione. Alla ricerca di un messaggio diverso nel panorama musicale italiano e straniero."

Andró rapido e senza peli sulla lingua: ho trovato il gruppo grandioso come costruzioni delle canzoni, gusto e linee vocali: molto moderno ma con qualche "spizzicata" presa in prestito dai generi citati nella biografia sopra.
Non tutto peró é perfetto, le canzoni necessiterebbero di una sistemata "qui e li" per essere perfette, a volte alcuni suoni, volumi o alcune intonazioni potrebbero essere migliori, se devo essere sincero. Il prodotto finale, peró, é decisamente buono (a parte la conclusiva Eletric flower, che non ho capito) e genuino.
Canzoni come la opener Work, spend and die e My private Hell (con un magnifico solo, sul finale), se prodotte da una major, per esempio, potrebbero diventare delle hit niente male, in ogni caso hanno il loro perché giá cosí. Speriamo di sentire parlare di loro nel futuro.

Giovanni Gagliano

Passionate about music I wrote my first article for "Given To Rock" in 2012, reaching now 30K global followers. I am also a musician, gigging around London.

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