Live report: Angra - Underworld, London 24/06/14

Arrivo a Camden town verso le 19.30, mi incontro con degli amici e ci dirigiamo dalle immancabili ali di pollo fritte che mi faranno compagnia (nello stomaco) prima di Entrare all'underworld, locale praticamente attaccato alla fermata metro di Camden Town (per l'appunto).

Entrando, notiamo che Fabio Lione si aggira indisturbato per il locale. "Giovanni, andiamo a beccarlo", penso tra me e me. Operazione compiuta in parte: lo saluto e gli do il cinque ma poi scappa. Ok, ci riproviamo no? Lo ribecco una ventina di minuti dopo: "Fabio volevo farmi una foto con te", lui molto garbatamente accetta e io, nel frattempo, gli faccio qualche commento pseudo tecnico e qualche apprezzamente (vero) sul suo ingresso negli Angra. Lui sembra gradire e si intrattiene a parlare con il sottoscritto facendosi scappare qualche informazione confidenziale e tante altre curiositá estremamente interessanti, finendo il discorso con "rimanga tra me e te". Non so perchè l'abbia fatto, magari gli ho ispirato fiducia. Alla luce di quanto mi ha detto potrei fare un articolone pieno di scoop, ma, Fabio, sono un uomo di parola e se ti avevo detto che rimaneva tra me e te, rimane tra me e te. Quindi addio all'articolone. Pero', almeno, mi "sparo" la foto con lui.

No, non mi sta mandando un bacio nè mi sta sputando.

Venendo alla musica: la band che precede gli Angra sono gli Stormborn, onesta band power metal con buone individualità e con un cantante con un'ottima estensione vocale. Oltre al loro buon repertorio eseguono un paio di cover, Paradise degli Stratovarius e Flight of Icarus dei Maiden. Ottimo gruppo spalla. Non mi sbilancio di più perchè non li ho visti con attenzione, in quanto ero qui sopra quando stavano suonando.

ANGRA
Sono le 21 e dopo una intro un po' monotona si parte in quarta con Angel's Cry, una delle migliori canzoni della band brasiliana... non si può chiedere di meglio. I suoni sono abbastanza puliti e chiari e la band è in palla e sorridente con Fabio (ormai siamo amici) che entra subito in contatto con il pubblico londinese (contaminato da tanti italiani e brasiliani). La scaletta non sarà molto lunga, ma sarà decisamente buona e pescherà da varie parti della discografia. Ahime, mancherà la mia amata Make Believe, ma lo sapevo già, ormai mi sono rassegnato.

Dal vivo stupiscono ancora di più il chitarrista Bittencourt (che mi ha dato l'impressione di essere il vero cuore della band) e il basso di Felipe Andreoli, una vera macchina con il suo basso a 6 corde. Parlare di Kiko Loureiro è facile, essendo quello più appariscente dal punto di vista musicale. Ottimo il nuovo batterista, l'appena entrato Bruno Valverde che sembrava fosse li già da parecchio tempo. Di Fabio Lione ho giá detto che il suo impatto con gli Angra mi è piaciuto un sacco e anche stasera me lo ha confermato con un'ottima prestazione. Ah, mi piacciono un sacco i suoi acuti-spaccaorecchi e gliel'ho pure detto.
Dicevo, è molto buono il suo impatto con il pubblico che risponde abbastanza bene: Fabio coinvolge tutti a cantare nei ritornelli e tra una canzone e l'altra intrattiene parlando spesso dell'eliminazione della nazionale di calcio avvenuta un paio di ore prima. Si è anche concesso ad una "sfida" di canto con il pubblico (quelle per cui è famoso Freddie Mercury, per intenderci) e si è lasciato anche andare ad una breve versione di Nessun Dorma. Eccola qui sotto.


La scaletta, dicevo, non è generosissima, (il concerto durerà 1 ora e mezza) ma è molto ben realizzata per accontentare un po' tutti. Si passa da Time e Lisbon della Matos-era a Millennium sun e Spread your fire della Falaschi-era. Da segnalare una bella Gentle Change, presentata da Fabio come una delle sue preferite e The voice commanding you cantata (discretamente) dal chitarrista Bittencourt.
Si arriva verso la parte finale dello show con un'ottima Rebirth (con Fabio Lione che prima di cominciarla ha fatto il marpione con una ragazza in prima fila, dicendole di avere la voce di Pavarotti. Cosa assolutamente non vera, ovviamente.) e si finisce con il bis Carry on in medley con Nova Era, due tra le mie preferite in assoluto. Peccato solo non aver sentito il finale di Carry on, eppure avevo detto a Fabio che mi piace un sacco come lo canta. Potevano cambiare la scaletta dopo questa mia osservazione, no? (Scherzo ovviamente)

Gli Angra hanno offerto un ottimo spettacolo. Certo, l'Uderworld è un posto dalle dimensioni ristrette e non ci puoi certo sparare fuochi d'artificio o mettere maxi schermi, ma la band è stata ottima ugualmente. Ho apprezzato soprattutto l'interazione con il pubblico e il fatto di essere sorridenti e disponibili. Per il resto,  le canzoni le conoscevamo già, così come conoscevamo la qualità eccelsa dei singoli musicisti.
Gran bella serata, beccatevi un mio inutile saluto in video e la scaletta completa della serata.


Giovanni Gagliano

Passionate about music I wrote my first article for "Given To Rock" in 2012, reaching now 30K global followers. I am also a musician, gigging around London.

Previous Post Next Post