Live report: Sebastian Bach - 02 Academy Islington - London 09/07/14

Ecco un altro tassello, un'altra X da mettere nei "miti giovanili" visti.
Sebastian era uno degli ultimi, credo mi manchi solo Michael Kiske adesso. Ma cominciamo.. stavolta niente report video perchè non c'è proprio un cazzo da raccontare: la 02 Islington Academy non è altro che una piccola sala per concerti. Molto ben fatta, questo si, ma abbastanza piccola e assolutamente senza spazio per reportage.

Arrivo con la mia calma verso le 8 e mezza e vedo che una band è pronta ad entrare... speravo fossi arrivato con un tempismo eccezionale, ma sul palco, invece di Sebastian, mi ritrovo gli hard rockers Toseland (leggo il nome da videogioco solo adesso). Un po' di delusione iniziale, ma appena la band comincia mi ritrovo piacevolmente coinvolto nello show. Il cantante è vestito come per andare a cena con persone del suo ufficio ma glielo perdoniamo perchè ha una bella voce e il merito di conquistarsi la sua fetta di pubblico. 30 minuti di esibizione decisamente piacevoli. Anzi, me li vado a cercare.

Alle 9 e 30 entra Sebastian Bach con la sua band. Ovviamente è una grossa emozione per me. Quello che si nota subito è che Sebastian è un armadio a 4 ante e l'avere al suo fianco musicisti di bassa statura non fa altro che amplificare per 100 volte questa cosa. Sembravano padre e figli, sul serio. Guardate la foto sotto... non è la prospettiva, gli arrivano tutti alle spalle sul serio.


Mi ha colpito subito il suo approccio. Lo avevo visto 15 miliardi di volte in video, ma di presenza il feeling è diverso, e il feeling che trasmette Seb è alto. Così su due piedi non ricordo un altro frontman con questa energia folle e questa simpatia. Seb non smette mai di sorridere ed è una cosa che mi piace parecchio, quando vedi alcune band seriose sembra quasi che ti stiano facendo un favore a suonare. Il tutto, ovviamente, con tanto mestiere e un pizzico di paraculaggine, ma ci ho visto anche tanta spontaneità e simpatia sincera.

Ma cominciamo con lo show: si parte a mille con la mia amatissima Slave to grind, suonata un po' troppo veloce in verità, ma che squote tutti. La prima parte di scaletta è mostruosa e il trittico degli Skid row The threat, Big guns, e Piece of me è pazzesco. L'attitudine di Seb e la sua energia sono una cosa che consiglio a tutti di provare: da questo punto di vista è esattamente uguale a 25 anni fa. Prima di ogni singola canzone Seb fa un sorta di discorso, che a volte sembra preconfezionato altre volte genuinamente improvvisato come quando ha fatto smettere di baciare 2 dalla prima fila o come quando annuncia che c'è Axl Rose dietro le quinte pronto ad entrare (salvo poi dire "vi stavo prendendo in giro"). Vi faccio sentire l'energia di Seb (prima di Big guns):


I suoni sono perfetti e anche Seb lo dice: "nei miei In ear sento tutto magnificamente, c'è un suono perfetto". Sono d'accordo. Anzi, se devo esagerare, devo dire che non ho mai sentito dei suoni così puliti e nitidi in un ambiente chiuso. Ok, forse ho esagerato.
A proposito di suoni, il delay che usa Seb per aiutarsi è oscenamente pesante. A volte fa una nota lunga e nonostante smetta di cantare, sentiamo ancora quella nota per 4-5 secondi. Un po' troppo, no?

La band che lo accompagna fa il suo, ma certo, quando ascolti le canzoni degli Skid, senti subito che non sono loro, colpa anche della sola chitarra presente sul palco. La voce di Seb: uhm allora... bisogna premettere che molto preciso dal vivo non lo è stato mai. Nelle canzoni più veloci la differenza con il vecchio Seb non si sente molto, la voce va ancora molto in alto e l'approccio al canto è praticamente lo stesso. In canzoni però più profonde e impegnative escono le magagne. La performance dell'acclamatissima 18 & life è quasi da denuncia, Seb non ha più le corde per questa canzone e nel (difficilissimo) finale non azzecca una nota neanche per sbaglio. Successivamente troviamo American metalhead (ribattezzata stasera English metalhead) che ha un ritornello ai limiti dell'umano, infatti, anche qui, neanche una nota. Seb dirà a fine canzone che la canzone ha diverse note alte. Ce ne siamo accorti.

Lo show prosegue con alcune canzoni della discografia solista come Tunnelvision e Taking back tomorrow che precedeno un altro trittico di canzoni pazzesche: In a darkened room (dedicata a Dimebag Darrell, era la sua canzone preferita degli Skid, ha detto. Era l'unica canzone che sceglieva nel jukebox che avevano), poi Monkey Business e I remember you.
Seb prende in giro i Bis. "A questo punto, dovremmo fare finta che il concerto sia finito, voi ci acclamate e rispuntiamo sul palco, facciamolo, dai!" La riuscitissima All my friends are dead precede l'ultima canzone che Seb annuncia facendo vedere il Tatto sul suo braccio. Parliamo di Youth gone wild, ovviamente, cantata da tutti, anche dai seggiolini del bar.
Seb dice con sconforto che lo aspettano 4 interviste e poi devi andare in pullman fino in Germania, ma non ci vuole andare e vorrebbe restare con noi. Poi capisce che deve andarci per forza e lascia il palco un po' scontento, come quando sei ad una festa e non te ne vuoi andare, ma devi. Grande Seb!

Pezzi preferiti della serata: Slave to the grind, The threat, Piece of me
Ne avrei fatto volentieri a meno: American metalhead

Sebastian Bach Setlist O2 Academy Islington, London, England 2014, Tour of Hell
Giovanni Gagliano

Passionate about music I wrote my first article for "Given To Rock" in 2012, reaching now 30K global followers. I am also a musician, gigging around London.

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