Recensione: 21 Octayne - 2.0 (2015)


Se c'è una cosa che ho sempre fatto é quella di andare sui grossi siti rock/metal (che hanno sostituito le riviste cartacee) per leggere recensioni e vedere se c'é qualcosa di nuovo nel panorama musicale. Ecco, stavolta mi é balzata all'occhio la recensione di questi 21 Octayne, mi sono incuriosito e sono andato a cercare questo 2.0, che come suggerisce il titolo é il secondo album della loro carriera.

Il genere proposto da questa band tedesca é hard rock/pop/prog/alternative/metal. Un po' di tutto, esatto. Ecco la formazione: il cantante é Hagen Grohe (The Joe Perry Project), il chitarrista Marco Wriedt (ex-Axxis) e Alex Landenburg (Rhapsody) alla batteria. Ora si che possiamo cominciare a snocciolare il disco.

01. Devil In Disguise
Quanto di meglio si può chiedere ad una opener. Come ignoranza (e struttura) mi ricorda la mia Superhuman, solo che questa è ovviamente 1000 volte meglio da tutti i punti di vista. Il paragone azzardato é solo per dire che mi piacciono canzoni come questa, che rappresentano la mia idea (semplice) di musica. Miglior inizio non ci poteva essere, quindi. Rock n' roll allo stato puro.

02. Take Me Back
Si abbassano comprensibilmente i ritmi e questa Take me back non è al livello del primo brano, ma funziona lo stesso grazie alla sua orecchiabilità. Non disprezzando mai il dettaglio e le belle idee. Tutto è al posto giusto.

03. When You Go
Uh che bello questo pezzo. Bellissimo riff, bella melodia, bel drumming e grande chorus in pieno stile Alter bridge (mi potete dare torto?). Il ritornello mi fa venire voglia di alzare esponenzialmente il volume. Pezzo da novanta.

04. Love’s Just A Heartbreak Away
Diciamolo subito, quei "ohohohoh" nel ritornello sono un po' banalotti. La canzone in generale si lascia ascoltare, ma secondo me è di un livello differente rispetto alle prime 3. Mi ricorda qualcosa di Toseland... Ve lo ricordate? Il motociclista che ho inserito tra i dischi dell'anno del 2013. No?

05. Take Me Away
Ancora qualcosa di Toseland (che sembra appena essere diventato un grande riferimento musicale per il sottoscritto) nelle strofe, per il resto un altro pezzo semplice che però si complica con un bellissimo riff alla Dream theater verso la metà. Grandissima tutta la parte strumentale prog. Poi tutto ritorna semplice. Abbastanza. La descrizione di questo pezzo è un po' come il pezzo stesso. Anzi no. Promosso alla grande, comunque.

06. Lost
Ballatona per i cuori spezzati. Un po' (tanto) di Mr big qui. Ottima la prova vocale del cantante che ci mette la giusta intensità. Semplice in tutto, testo compreso, ma sempre ricca di bei dettagli. Ci piace

07. The Circle
Un po' di vecchi Europe, stavolta, nel riff iniziale (Rock the night?), poi un bel bassone slappato e un pezzo che in generale si lascia apprezzare ma non entusiasma. Diciamo che é un riempitivo mascherato molto bene.

08. Date With Myself
Bellissimo 'sto testo. Questo va ad un appuntamento con se stesso. Non ha bisogno di nessun altro, dice. Si comprerá i fiori da solo, si darà il bacio della buonanotte e tante altre cose. Noi gli crediamo ma non ci facciamo domande.

09. Fly With Me
Qui si va un po' più sul complicato e forse se ne sentiva il bisogno dopo un po' di pezzi semplici. Prog a manetta mischiato ad un po di AOR. Bellissimo il basso che spunta prepotente nelle strofe. Cazzuto e complicato, difficile discriverlo bene ma anche questo ci piace!

10. Tale Of A Broken Child
Pezzo lungo in chiusura, con i suoi dieci minuti esatti e qui i 21octayne si superano con una canzone che è un maledetto capolavoro. Porca vacca che canzone sono riusciti a tirare fuori... Un ritornello clamoroso e una seconda parte superba con un grande drumming, poi un po' di Queen, tanti Dream theater è un po' di Alter bridge. Ancora ritornello strepitoso in chiusura e il tutto finisce come era iniziato. Giù il cappello, sto pezzo vale un banco, 92 minuti di applausi, andatevelo ad ascoltare immediatamente, sciocchi! (Cit.)

Che bella sorpresa questi 21octayne che con questo 2.0 entrano di diritto nella top 10 di questo 2015. Il disco non è un capolavoro assoluto nella sua interezza ma scorre benissimo e possiede momenti di classe clamorosi, come in Take me away, nella opener, When you go e nel capolavoro conclusivo. 

Produzione che sfiora la perfezione, cosí come la prestazione dei singoli musicisti. Io ve l'ho detto.

Voto 78/100
Top tracks: Devil in disguise, Take me away e il capolavoro qui sotto.

Giovanni Gagliano

Passionate about music I wrote my first article for "Given To Rock" in 2012, reaching now 30K global followers. I am also a musician, gigging around London.

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