Recensione: Megadeth - Dystopia (2016)

Finalmente é uscito!
Se ne parla da mesi e mesi: reunion (mancata), ritorno al thrash, dichiarazioni di Mustaine, l'annuncio in formazione di Chris Adler e di Kiko Loureiro, anteprime varie...

Finalmente ci siamo, il nuovo Dystopia é pronto per essere ascoltato da tutti, dopo un breve tour che ha anticipato l'uscita (leggi il live report abbastanza contrariato di Wembley). L'album é il successore di Super collider, album del 2013 che ha fatto un po' schifo a tutti per il suo cambio di direzione verso sonorità più morbide. Vediamo come suona questo Dystopia:

01. The Threat Is Real
Uno dei pezzi che già conoscevamo... e suona decisamente Thrash! E uno dei brani del disco su cui grava di più la condizione vocale di Mr. Mustaine. Registrata con la voce di una decina di anni fa, avrebbe avuto sicuramente un altro impatto. Adesso l'accordatura é un po' troppo bassa per i miei gusti e la voce, pur avendo un grosso spazio, non incide come dovrebbe. Pezzo più che discreto, nonostante tutto.

02. Dystopia
Dite quello che volete, ho letto peste e corna di questa canzone, per me é eccezionale. Non pensavo una canzone dei Megadeth del 2016 potesse piacermi in questo modo. Le vocals stavolta incidono perfettamente (nonostante i limiti già citati) e tutte le parti solistiche sembrano prese da Rust in piece (forse pure troppo). Ecco, in questo esatto momento la sto ascoltando e la mia collega (seduta di fronte a me) sta ridendo perché sto muovendo compulsivamente le gambe. Avete capito che il pezzo mi piace, ecco.



03. Fatal Illusion
Il primo singolo dell'album, uscito mesi orsono. Vale grosso modo lo stesso discorso dell'opener. E' una canzone più che  decente, ma vorrei riascoltarla con il vecchio Mustaine (e con un'altra accordatura), così non incide molto, secondo me, nonostante delle chitarre di primissimo livello. A proposito, Dave Mustaine e Kiko Loureiro si integrano perfettamente. Grande rispetto per Kiko che da nuovo arrivato fa un lavoro straordinario.

04. Death From Within
Qui la voce di Mustaine e l'accordatura non c'entrano molto. Il pezzo non sembra molto ispirato a prescindere. Non é male, ma non mi dice granché. De gustibus...

05. Bullet To The Brain
Una bella chitarra acustica introduce al brano che parte con un Mustaine che pare abbia registrato le strofe dal letto. Per fortuna il ritornello é cazzuto al punto giusto. I Megadeth sono ritornati al Thrash, su questo non si può avere più nessun dubbio. Ottima la parte solistica, Kiko e Dave hanno fatto davvero un ottimo lavoro. Buon pezzo

06. Post American World
Pezzo con stampo leggermente piú moderno rispetto ai precedenti, il ritornello (che arriva troppo presto) in veritá mi fa un po' di antipatia. Al minuto 1.56 c'é un Uhhhaaaahhhh di un Mustaine d'annata e poi una parte solistica, come sempre ineccepibile. Quanto cazzo é bravo Kiko Loureiro. Non male il pezzo, ma non mi fa impazzire, non mi piace molto la linea vocale.

07. Poisonous Shadows
Il brano piú lungo dell'album con i suoi 6 minuti. Ancora una chitarra acustica introduce a questo pezzo che nel ritornello mi ricorda molto le atmosfere ariose di The world needs a hero (album che credo sia piaciuto solo a me). Ci allontaniamo un po' dal Thrash per un po' di melodia in piú, c'é persino un bel piano finale (suonato da Kiko). Beh, se mi piace quel disco, avrete capito che mi piace anche Poisonous shadows. Dopo la title track é la mia preferita dell'album.

08. Conquer Or Die
Ancora una bella acustica (e sono già tre), per questa breve strumentale ma di tutto rispetto. Non ho ancora citato la sezione ritmica di Adler e Ellefson. Beh, ovviamente é impeccabile, ma le chitarre hanno decisamente un ruolo predominante in questo disco e questa strumentale ne é la prova. Buon pezzo, forse un po' troppo breve.


09. Lying In State
Avvio super Thrash con Adler che fa la voce grossa. La voce di Mustaine é efficace (chissà quanti sortilegi ha usato in studio) e questo pezzo é granito puro. Forse non é da ricordare negli anni peró é efficace eccome, i piedi sotto il tavolo si sono mossi.

10. The Emperor
Poteva mancare una canzone piena di odio e di rancore di Mr. Mustaine (quanto lo adoro quando inveisce contro qualcuno...)? A me 'sti pezzi dove insulta qualcuno senza ritegno mi piacciono un casino, non giudicatemi per questo. Una delle top tracks dell'album, molto piú nuovi Megadeth che Megadeth versione seconda metá anni 80.

11. Foreign Policy (Fear cover)
E' una cover punkeggiante e incazzata dei Fear. A Mustaine piacciono le cover e anche questa (come tutte le altre), ha il suo perché: breve, incazzata, diretta, nervosa. Bella conclusione dell'album.

Album sicuramente riuscito e decisamente di un livello superiore rispetto al precedente.
Suonato bene, le canzoni sono di buon livello, la produzione é pulita, molto pulita, forse troppo (andrò controcorrente, ma a me piace) e la struttura é snella come piace a me. Loureiro e Adler si sono perfettamente integrati ma, dato lo spessore dei musicisti, non c'erano molti dubbi al riguardo. Sembra piú un disco post Peace sells, che un post Super collider.

L'unico "MA" é costituito dalla voce, ormai persa, di Mustaine. Con un'accordatura più alta (suonano fissi in Drop D, adesso) e delle vocals più intraprendenti, sarebbe stato un disco nettamente migliore. Dystopia é solamente un buon disco, il migliore da The System has failed del 2004, a mio parere.

Voto 73/100
Top tracks: Dystopia, Poisonous Shadows, The Emperor

Giovanni Gagliano

Passionate about music I wrote my first article for "Given To Rock" in 2012, reaching now 30K global followers. I am also a musician, gigging around London.

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