Intervista e recensione: Royal Ruckus - The Summer of the Cicadas (2017)


Intervista a Chunjay dei Royal Ruckus.

1) Bio
Abbiamo iniziato quando eravamo tre ragazzini delle superiori in California, e onestamente, l'idea di tre di noi che facevano i rapper insieme era in origine solo uno scherzo. Quando la gente ha iniziato a prendere sul serio il nostro "gruppo di fake rap", abbiamo iniziato a ricevere offerte per spettacoli e, ad un certo punto, abbiamo pensato che potevamo farlo sul serio. Ad un certo punto ottenemmo un contratto discografico e ci trasferimmo a Nashville. Da allora, abbiamo fatto registrazioni sporadicamente, ma nel 2017 abbiamo avuto un ritorno trionfale con il nostro doppio album The Summer of the Cicadas. Recentemente, ho avviato un podcast chiamato "Brews, Beards and Shipwrecks" che puoi trovare su iTunes e Castbox, o su http://brewsbeards.com.

2) Line up
Abbiamo avuto diversi membri nel corso degli anni, le due costanti siamo io, Jamey Bennett alias Chunjay, e Flatline, alias MPWalker o Mike Walker.

3) Suoniamo come
Abbiamo avuto paragoni con Eminem e Beastie Boys, Steely Dan e Barenaked Ladies. È piuttosto strano, davvero. Direi che suoniamo un po 'come i Beastie Boys, di sicuro, ma stiamo davvero facendo le nostre cose, sfolgorandoci da soli.

4) Discografia
Potete ascoltare i dischi sotto visitando NoiseTrade.com/RoyalRuckus:

Self-Titled (2002)
Pocket Lint & Spare Change (2008)
Rumors of Our Demise Have Been Greatly Exaggerated (2011)
Seventeen Candles (2015)
Lonely Christmas (2016)
Anhe su iTunes, Amazon, Spotify, etc.:
The Summer of the Cicadas (2017)

La discografia completa può essere trovata qui sul nostro sito web:
https://summerofthecicadas.com/history/

5) Influenze
Abbiamo una vasta gamma di influenze dentro e fuori dal mondo del rap, ma per me le più grandi sono probabilmente A Tribe Called Quest, Beastie Boys, The Postal Service, Ben Folds, e in una certa misura, DJ Jazzy Jeff e il Fresh Prince (Il vecchio gruppo rap di Will Smith ai tempi).

6) Di cosa scrivete?
Dico sempre alle persone che scriviamo due tipi di canzoni rap: canzoni umoristiche ed ironiche e canzoni sulle separazioni

7) La vostra performance live preferita fino a questo momento
Ah, questo è difficile perché ci sono stati centinaia di grandi spettacoli nel corso degli anni. Uno dei miei preferiti é stato un evento a Nashville chiamato "The Throwdown", affiliato a un evento in crescita chiamato Whiskerino. Centinaia di ragazzi che cantano insieme a una canzone sulle gioie delle barbe che crescono.
Ecco un video del pubblico: https://www.youtube.com/watch?v=B58TL077IuE

8) Raccontaci un episodio successo in studio o sul palco
Una volta stavamo saltando sul palco e ho fatto questo salto atterrando in posizione larga e indossavo jorts (pantaloncini di jeans). Quando sono atterrato, ho potuto sentire il tessuto completamente strappato, esponendo la mia biancheria intima. Avevamo ancora qualche canzone in più, ed era uno show con ragazzi prevalentemente di scuola superiore, e non avevo intenzione di lasciare il palco né avrei lasciato che vedessero la mia biancheria intima. Quindi non ho voltato le spalle al resto della performance, e sono scappato dal palco all'estremità. Ho preso un sacco di adesivi dal nostro tavolo di merch e ho coperto lo strappo dei pantaloncini per poter firmare autografi e simili senza doverlo nascondere.

9) I vostri album preferiti
Non ci sono molti record che considero perfetti, o quasi perfetti. Ma qui ci sono tre che sono dannatamente vicini:
The Postal Service – Give UpA Tribe Called Quest - Midnight Marauders
Taylor Swift - 1989

10) Un musicista che vorresti incontrare per una birra
Mi piacerebbe farmi una birra con Ben Folds. In realtà l'ho incontrato una volta e lui stava bevendo una birra quando l'ho fatto. Ma non ho bevuto con lui. O Taylor Swift. Mi piacerebbe chiederle di uscire. Potrebbe spezzarmi il cuor e quindi potremmo scrivere canzoni su questo.

11) Cosa chiederesti nel backstage se fossi la band più importante al mondo
Per gli scienziati pazzi che tengono il cervello nei barattoli, ecco un consiglio: perché non aggiungere una fetta di limone a ciascun barattolo, per la freschezza?


Website: http://summerofthecicadas.com
Music videos: https://summerofthecicadas.com/videos
Podcast: http://brewsbeards.com
Instagram: http://instagram.com/royalruckusofficial
Facebook: http://facebook.com/royalruckusofficial
Twitter: http://twitter.com/royalruckus
Soundcloud: http://soundcloud.com/royalruckus

https://royalruckus.bandcamp.com/


The Summer of the Cicadas é un concept album sviluppato in due parti e composto da Mike e Jamey - i Royal Ruckus - e rilasciato questo gennaio per la Invisible Library Records.
Come sapete se seguite il blog, non sono molto avvezzo a tutto quello che fuoriesce dall'orbita Rock, ma sapete anche che non ho neanche i paraocchi come molti altri, analizziamo quindi questo album.

Innanzitutto cominciamo col dire che é un disco composto in due parti, per essere piú precisi:
Flatline and Chunjay: Act I—The Life Cycle of Periodic Cicadas
Chunjay and Friends: Act II—Rebirth: The Lone Gunmen
(se scorrete a fondo pagina troverete la tracklist completa)

Cosa abbastanza bizzarra: Andando sul sito web del duo, se siete interessati all'argomento cicale (cicadas, dal titolo dell'album) potete trovare un sacco di informazioni e curiositá su di esse, evidentemente sono proprio appassionati all'argomento.

Cicale a parte e venendo alle questioni musicali: il disco comincia con The Waitress Song e con dei BPM ed energia a mille che ritroviamo anche nella successiva She’s Dangerous. Per mio gusto personale sono le canzoni piú "nervose" (passatemi il termine) a piacermi di piú. This Should Be Enough potrebbe essere (con degli accorgimenti) anche un pezzo dei moderni Linkin park. Interessanti i ritmi etnici di Rhymer’s Block, una delle canzoni prodotte meglio del disco e citazione d'obbligo per il nuovissimo singolo These Things Remind (potete vedere il bel videoclip, nuovo di zecca, a fondo pagina). Da notare che nella seconda parte del disco troverete un sacco di ospiti. Le mie preferite non possono non essere, per il loro retrogusto prima rock blues e poi country (diciamo piú Jack Johnson, che adoro) Never… (Reflections, Pt. 2) e la conclusiva More of the Same. Entrambe ovviamente con lo stile del duo sempre presente.

Se dovessi commentare (anche brevemente) ogni singola traccia di questo The Summer of the Cicadas, faremmo notte, dato che stiamo parlando di un doppio disco da ben 30 tracce. Di sicuro é da lodare la grande creativitá di Mike e Jamey che non si adagiano sulla solita formula ma cercano di spaziare su diversi territori mettendo sul piatto un numero incredibile di idee e di differenti groove (é il termine esatto, giusto?). Provo invidia per la quantitá incredibile parole messa sul piatto, soprattutto pensando che io per scrivere 4 parole devo cercare chissá quale ispirazione. Di contro, forse alcune voci (e cori) potevano essere fatti meglio e la durata potrebbe risultare eccessiva se volete ascoltare il disco nella sua interezza.

Date un'occhiata e al video a fondo pagina e complimenti ai Royal Ruckus. Se vi piace il genere, dategli un ascolto che potreste trovarci diverse idee interessanti.

Top Tracks: The Waitress Song, She’s Dangerous, These Things Remind, Never… (Reflections, Pt. 2), More of the Same.

Tracklist:

CD 1: Act I – The Life Cycle of Peridoical Cicadas

1. The Waitress Song (04:15)
2. She’s Dangerous (03:43)
3. Never Known a Love Like This (03:04)
4. Coconuts (03:26)
5. We Are the Music Makers (03:51)
6. Girl, We Got a Good Thing Going (03:07)
7. Wounded by Love (04:02)
8. This Should Be Enough (02:56)
9. Rhymer’s Block (03:24)
10. Resolution (03:58)
11. Summer’s Last Call (04:05)
12. Moment of Zen (04:20)
13. Time for Us (feat. Maddy Montes & Bonafide of GRITS) (04:19)
14. Making Nice (03:58)
15. Coulda Swore I Saw You (feat. Pigeon John) (04:09)

CD 2: Act II – Rebirth: The Lone Gunmen

16. The Pressure is On (Showdown) (feat. Spoken Nerd & Max.One of Sackcloth Fashion) (03:54)
17. Burn It to the Ground (featuring Krum & Joey the Jerk of LA Symphony) (03:58)
18. Still… (Reflections, Pt. 1) (feat. Jeremiah Dirt of Shadow of the Locust & Absent Minded) (04:36)
19. These Things Remind (04:19)
20. Boca Girls (feat. Willonius) (04:10)
21. The Lone Gunmen (feat. Spoken Nerd, Kalvin Koolidge, Uncle Dan, & Max.One) (04:07)
22. Rap Is Not Music, Son (03:30)
23. Love Slave (feat. kidDEAD) (03:50)
24. Lost Boys (feat. Cookbook of LA Symphony & Eligh of Living Legends) (03:52)
25. How Does it Feel? (04:33)
26. When Soundwaves Play (feat. Jeremiah Dirt) (03:34)
27. Never… (Reflections, Pt. 2) (feat. Jeremiah Dirt & ManChild of Mars Ill) (03:56)
28. Jacked Up on These Girls (feat. Krum) (04:09)
29. Departures (feat. Jeremiah Bonds & Kalvin Koolidge) (04:29)
30. More of the Same (feat. David Mathewes) (03:33)

Giovanni Gagliano

Passionate about music I wrote my first article for "Given To Rock" in 2012, reaching now 30K global followers. I am also a musician, gigging around London.

Previous Post Next Post