Recensione: Scott Stapp - The Space Between The Shadows (2019)


Scott Stapp, conosciuto al grande pubblico per essere stato il cantante dei Creed, si ripresenta al pubblico ripulito (forse, di sicuro si é tagliato i capelli) e con il suo terzo album solista, intitolato The Space Between The Shadows.

Avevamo giá visto insieme i singoli Purpose for pain e Face of the sun (clicca per i relativi "primi ascolti") che mi avevano lasciato abbastanza soddisfatto e che mi soddisfano ancora anche dopo diversi ascolti. Scott é sempre stato un ottimo cantante e la sua voce non é cambiata di una virgola, nonostante l'etá e i tanti anni di attivitá.

Le tracce di questo The Space Between The Shadows si assestano grosso modo sul livello delle canzoni giá citate (ma non per forza su quello stile, c'é molta varietá presente in questo disco) e con una grossa attenzione da parte di Scott riguardo i testi, come sempre molto intensi.
A dire la veritá a volte pure troppo intensi: la seconda traccia, Name, potrebbe essere cantata da Mariottide, talmente triste: I am a son without a father, recita il ritornello, con forza. Sempre a proposito di testi, potete giá intuirlo sbirciando la tracklist a fondo pagina, non mancano come consuetudine riferimenti religiosi tanto cari al cantante americano. Come ogni volta, me ne faró una ragione...

Ritornando alla musica, meritano sicuramente una citazione le ottime Red clouds e Gone too soon. Quest'ultima, non so per quale motivo, mi ricorda qualcosa della produzione solista di Chris Cornell e mi piace molto (forse) anche per questo.

In conclusione posso dire che The Space Between The Shadows Ã© un disco con tante atmosfere, composto da buone canzoni e, come sempre, cantato magnificamente da quel gran cantante che é Scott Stapp. Certo, molte cose risultano magari non originalissime (qualcuno mi dica cosa ricorda il ritornello di Mary's Crying, per favore, che non riesco ad inquadrare la "somiglianza") e con qualche apertura alla modernitá che non incontra totalmente il mio gusto, ma tutto sommato il disco é molto gradevole da ascoltare.

Voto 66/100
Top tracks: Purpose For Pain, Red Clouds, Gone Too Soon

Tracklist:
1. World I Used To Know
2. Name
3. Purpose For Pain
4. Heaven In Me
5. Survivor
6. Wake Up Call Side
7. Face Of The Sun Side
8. Red Clouds
9. Gone Too Soon
10. Ready To Love
11. Mary's Crying
12. Last Hallelujah

 
Giovanni Gagliano

Passionate about music I wrote my first article for "Given To Rock" in 2012, reaching now 30K global followers. I am also a musician, gigging around London.

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