Non ho mai amato troppo l'olandese Arjen Lucassen, ne riconosco il genio compositivo, ma lo trovo spesso troppo cervellotico per i miei gusti. E me ne dispiaccio perchè la roba che compone è davvero valida.
Leggo quindi di un nuovo progetto, ma stavolta rimango subito folgorato dall'idea: un doppio cd con le stesse canzoni in ciascuno, solo in due versioni diverse: una "gentle" (ovvero acustica) e l'altra "storm", elettrica. Grandissima idea e grandissima realizzazione perchè Lucassen ha praticamente registrato un milione di strumenti (anche quelli più bizzarri, acustici) da solo. Voce a parte, dove troviamo la bravissima connazionale Anneke van Giersbergen.
Leggo quindi di un nuovo progetto, ma stavolta rimango subito folgorato dall'idea: un doppio cd con le stesse canzoni in ciascuno, solo in due versioni diverse: una "gentle" (ovvero acustica) e l'altra "storm", elettrica. Grandissima idea e grandissima realizzazione perchè Lucassen ha praticamente registrato un milione di strumenti (anche quelli più bizzarri, acustici) da solo. Voce a parte, dove troviamo la bravissima connazionale Anneke van Giersbergen.
Il tutto è estremamente credibile e pieno di atmosfere sognanti con un bel concept sullo sfondo: una storia d'amore (attraverso uno scambio epistolare) ambientata tra i mari e le atmosfere del XVI secolo. Troppo complicato spiegarvi il concept a fondo, quindi mi soffermo sulla musica. Anneke fa la sua parte in maniera egregia: tutte le vocals sono praticamente perfette, ben eseguite, studiate, tecniche, credibili. Quello che ci sta dietro lo è altrettanto e non si può fare a meno di notare tutta l'attenzione al dettaglio di Arjen. Davvero tanta roba. Flauti, percussioni, violini (nella prima parte), davvero tanta roba di ottima qualità .
Se dovessi scegliere tra la parte gentle e quella storm, sceglierei quella acustica, probabilmente perchè l'ho ascoltata di più trovandola più particolare (o più probabilmente perchè mi faccio vecchio e mi sto rammollendo). Il disco però richiede un sacco di ascolti e attualmente non gliene ho dati a sufficienza. Magari ne parlerò più approfonditamente a fine anno, nella classifica dei migliori album del 2015 perchè dopo poco più 3 mesi di questo 2015 è sicuramente uno dei dischi più interessanti, forse il più interessante in assoluto.
L'unico difetto che posso attribuire all'album è l'essere un po' prolisso. Le atmosfere e le idee si ripetono in qualche modo durante l'ascolto degli 11 brani. Magari tagliarne 2-3 sarebbe stato l'ideale, ma non faccio testo perchè dico sempre la stessa cosa (trovate questa frase in 9 recensioni su 10, se seguite il blog).
Non sono solito scrivere tanto e stavolta descrivere il disco in maniera approfondita è davvero arduo quindi la taglio qui e vi consiglio caldamente di dargli un ascolto attraverso il link qui sotto... Porca vacca se lo merita. Davvero ottima musica, che sia o no il vostro genere.
Voto 78/100
Top tracks: Endless Sea, Shores of India, The storm