Recensione: Svertexx - Greatest xxxx (2014)

Quando si riceve una richiesta di recensione la si riceve con, in allegato, una breve biografia della band. Sta poi al recensore ritagliare qualche informazione e metterla come introduzione della band. Ecco, la biografia degli Svertexx (se il nome vi suona familiare é perché c'é giá una loro intervista su Given to rock), é cosí divertente che é un peccato tagliuzzarla per estrapolare le solite informazioni. Quindi sapete che vi dico? Ve la faccio leggere tutta. Oltretutto é anche estremamente piú comodo per il sottoscritto.

Gli Svertexx nascono nel lontano 2003 come un gruppo di amici in età adolescenziale con in comune una sola cosa: la masturbazione. Il progetto viene però abbandonato dopo pochi mesi, con un nulla di fatto se non una mezza canzone, per un motivo molto semplice: inspiegabilmente, qualche componente era riuscito a trovare (e fare sua) la figa. Ma a distanza di quasi dieci anni vuoi la divina provvidenza, vuoi la carestia in ambito sessuale, vuoi una fortuita serie di eventi, la band di amici composta da Tony Camomy, Steve Mezzucci, Will Desire e Tommy Love decide di rimettersi in attività con qualche piccolo ritocco alla formazione: Tommy Love passa dalla batteria alla voce, e viene acquistato Nakatomo Komo per rimpiazzare il conseguente vuoto alla sessione ritmica, alla quale poi si aggiunge Lou Bagadge II al posto di Will Desire, il quale abbandona la band per la più grave delle malattie che affliggono l'uomo moderno: il lavoro a tempo indeterminato. Dai primi mesi del 2012 la band inizia a creare il nuovo repertorio, proponendo musica originale, e si esibisce diverse volte presso il New Age Club di Roncade (TV) e nell' edizione 2013 dello Sherwood Festival di Mestre (VE).
Nel 2014 vede la luce il primo album della band dal titolo "Greatest Tits", completamente autoprodotto. L'album affronta tematiche molto forti e veramente maschie, che accomunano tutti gli uomini sulla Terra: masturbazione e due di picche. In questo album la figura della donna è dipinta a tratti come tenera salvatrice dell'animo umano, a tratti come bieco carnefice senza un briciolo di umanità dello stesso; l' amore è prima strada verso la redenzione spirituale e la comunione delle anime di uomo e donna, poi mero traghetto della libidine e della lussuria attraverso le calde e umide secrezioni dei più reconditi anfratti oscuri del corpo femminile. Le figure allegoriche utilizzate per descrivere questi concetti danzano fra le note e le parole dei testi, che a un primo ascolto possono sembrare grezzi e spudorati ma che, in realtà, lo sono veramente.

Si, vabbé, ora basta...
Come sono questi Svertexx? Suonano bene? Suonano male? Sarebbe meglio facessero cabaret perché gli strumenti li suonano come Giorgio Mastrota (boh, non so perché proprio lui...) sullo skateboard dopo 5 Mojito?

Allora, gli Svertexx ci sanno decisamente fare e sono eccessivi. A vederli sono eccessivi, i testi sono eccessivi e la voce, piú di tutto, é eccessiva. Attenzione, io sto utilizzando il termine eccessivo, se poi volete dargli un'accezione positiva o negativa sta a voi, non mi metteró certo io a sentenziare cosa é bene e cosa é male, a questo mondo.

La musica puó descriversi come un abbastanza canonico (ma frizzantissimo) Hard rock con un buon tiro e la voce é sullo stile di Brian Johnson degli Ac/dc, anzi no, ancora piú eccessiva, perché é anche a volumi disumani (forse ho esagerato, ma mi andava realmente di scrivere "disumano"). Riguardo la copertina, in genere la inserisco in testa ad ogni recensione. Ma se lo faccio stavolta probabilmente Google mi disattiva gli annunci pubblicitari (che mi garantiscono la bellezza di circa 30 cent. al mese) per contenuto scabroso, quindi lascio perdere. Mi perdonerete, Svertexx, a quei 30 centesimi ci tengo, mi ci compro la tastiera per il computer ogni tre anni. In cambio vi metto il vostro link di Facebook, ok?

Parlando (finalmente) di canzoni, quelle che mi sono piaciute di piú sono Sasha Grey (un nome una garanzia), l'intro di 11 secondi Brunch with Satan (scherzo, dai) e la conclusiva Granny's little boy. Troviamo anche Lovegun (no, non é una cover), singolo dell'album, vi piazzo il video a termine pagina cosí potete vedere questi fuori di testa in azione.

Gli Svertexx non fanno prigionieri. Sono eccessivi, nelle vocals e nei testi. Se siete eccessivi pure voi probabilmente vi strapperete i capelli per loro, in caso contrario potreste strappare il Cd. Beh, il cd non si strappa, quindi in caso il booklet. Se ascoltate la versione digitale potete magari lanciare la penna USB dal balcone, o rompere il computer con la sedia piú vicina. Vabbé, avete capito.

Di sicuro c'é che questi Svertexx ci sanno fare e che mi stanno molto simpatici. Rock n' roll!

Tracklist:
  1. Morninglight
  2. Runaway
  3. Sasha Grey
  4. Voodoo Lady
  5. Brunch with Satan
  6. Blame
  7. Fuck me, Fuck me Tonight
  8. Lovegun
  9. Granny's Little Boy
Link Facebook (sono di parola, io)


Giovanni Gagliano

Passionate about music I wrote my first article for "Given To Rock" in 2012, reaching now 30K global followers. I am also a musician, gigging around London.

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