Top 10: Helloween, Hansen/Kiske era

Come promesso, dopo la top 10 dedicata all'era Deris, ecco quella dedicata a Kiske/Hansen

Stavolta, giusto per fare una cosa diversa, utilizzo i link di Spotify invece di quelli di YouTube.

10) The chance (da Pink bubbles go ape)
Una delle poche canzoni che si salvano da quella ciofeca di album dal titolo di Pink pubbles go ape. Tra l'altro credo che sia l'unica del disco (per fortuna) ripresa dalla band in sede live durante la Deris era.


9) Dr Stein (da The keeper of the seven keys II)
Gli Helloween e le canzoni da cartone animato. Ditemi voi se (forse ammorbidendo leggermente il suono) non avreste potuto ritrovarvi benissimo questa canzone durante Bim Bum Bam, verso le 4 del pomeriggio o poco dopo, durante la merenda. Pezzo che ancora oggi gli Helloween portano in tour, sempre fra i piú amati.



8) Future world (da The keeper of the seven keys I)
Altra piccola gemma dal primo capitolo di Keeper of the Seventh Keys (la playlist potrebbe essere fatta benissimo solo da questi due album, ma voglio coinvolgere anche altro materiale). Anche questa verrá ripresa nella Deris era, in maniera piú convincente di molte altre, secondo me.

 

7) I want out (da The keeper of the seventh keys II)
Altra canzone amatissima dalle folle e altra grandissima prova vocale di sua maestá Kiske, qui giovanissimo. Avrei voluto postare lo stranissimo videoclip ma non lo faccio per i motivi che avete letto nell'anteprima. Aspettate, pero' ve lo posso linkare, eccolo qui: https://www.youtube.com/watch?v=FjV8SHjHvHk

 

6) Victim of fate (da Walls of Jericho)
Il primo album Walls of Jericho vedeva una band ancora incerta sul futuro e che si assestava un un heavy metal molto tradizionale. Questa canzone non c'entra molto con quella che sará la carriera della band. Hansen canta onestamente maluccio ma lo spirito é quello giusto, anzi giustissimo. Le frasi di Kay "Victim of fate" e "You will burn in hell", ripagano di tutte le altre imperfezioni e stonature. Gran pezzo, pieno di passaggi chitarristici di alto livello.

 

5) Judas  (da Walls of Jericho)
Vedi sopra, heavy metal classico allo stato puro con qualche accenno ai cori che saranno una caratteristica dei nostri piú avanti con gli anni. Judas ha un tiro pazzesco.

 

4) A tale that wasn't right (da The keeper of the seven keys I)
Forse la ballad piú famosa delle zucche. Forse non molto orginale (soprattutto oggi, ma è facile parlare a 30 anni dall'uscita), ma la potenza della voce di Kiske é maestosa. In myyyyyy heeaaaaaaaart... iiiiinnnnnn myyyyyyyy sooooooulllll


3) Keeper of the seven keys (da The keeper of the seven keys II)
Le zucche tedesche non hanno fatto molte canzoni dalla durata importante, ci sono sono "Helloween" e appunto la title track qui sotto (non voglio neanche considerare quelle ciofeche presenti nel terzo ignobile capitolo). A sentire il risultato è un peccato. Questa canzone era l'unica canzone metal che piaceva a mia nonna.

 

2) Eagle fly free (da The keeper of the seven keys II)
Una delle canzoni che ha creato un movimento (il power) e che vanta svariati milioni di tentativi di imitazione. Senza questa non ci sarebbero probabilmente tanti gruppi power, oggi. Se é un bene o un male lo lascio giudicare a voi. Ancora oggi un grande cavallo di battaglia della band in sede live, peró suonato un tono sotto...mmmmmm. Ve la faccio gustare in tonalitá originale che è meglio.

 

1) Rise & Fall (da The keeper of the seven keys II)
Premio Rise & fall perché l'avró ascoltata 1000 volte (numero a caso) e 1000 volte mi avrá fatto sorridere e agitare mani e piedi. Come Dr. Stein, é una canzone che con un po' di distorsione in meno avremmo benissimo potuto trovare nei pomeriggi durante Bim Bum Bam, ma forse é per questo che mi piace. E' stupida ed é fiera di esserlo... Anche il testo é esilarante. Gustatevela.

Giovanni Gagliano

Passionate about music I wrote my first article for "Given To Rock" in 2012, reaching now 30K global followers. I am also a musician, gigging around London.

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