Recensione film: Bohemian Rhapsody


Qualche giorno fa vi avevo parlato della colonna sonora di questo Bohemian Rhapsody (clicca qui per la recensione) e vi avevo in qualche modo promesso che vi avrei parlato anche del film, una volta guardato, quindi eccomi qui. Vi avviso che ci saranno  degli spoiler (ma non troppi), quindi se volete arrivare totalmente "vergini" al film, vi consiglio di passare nuovamente sul sito, dopo la visione.

Bene, torniamo a noi e prima di cominciare premetto che un film del genere penso abbia il compito estremamente difficile di accontentare tutti: fedelissimi dei Queen e avventori casuali che vogliono essere solo intrattenuti dalla pellicola, data l'incessante pubblicitá degli ultimi mesi.

Come faccio in quasi tutte le recensioni, sputo prima di tutto quello che non mi é piaciuto: alcuni passaggi sono terribilmente sbagliati dal punto di vista temporale e altri molto frettolosi. Vi faccio un esempio per entrambe le cose: siamo sul finire degli anni 70 e Freddie Mercury commenta la Love of my life del Live in Rio del 1985 oppure all'inizio del film sembra che la band abbia appena cominciato a fare sul serio e dopo una chiaccherata col produttore si ritrova a Top of the pops per suonare Killer Queen. Io la storia della band la conosco bene e capisco il salto, ma sono sicuro che tutti gli avventori casuali abbiano pensato che Killer Queen facesse parte del primo disco e non del terzo, Sheer heart attack. Potrei farvi tanti altri esempi del genere ma poi gli spoiler sarebbero troppi, nel caso aveste accettato il rischio. Solo l'ultima, forse quella che mi ha fatto incazzare di piú: siamo nel 1980 e Brian May ha l'idea per We will rock you... No comment.

Il film riguarda piú la storia di Freddie Mercury, piuttosto che la sua musica (e quella dei Queen, ovviamente) enfatizzando piú il suo profilo e le sue relazioni, amorose e non. Beh, francamente mi sarebbe interessato di piú approfondire, piuttosto, altri dettagli sulla musica, come succede nel film quando mostra le divertenti litigate sulla realizzazione di Bohemian Rhapsody e di A night at the opera (compreso il siparietto su I'm love with my car di Roger Taylor) invece che calcare la mano sulle vicende private, che mi sono sempre interessate fino ad un certo punto.

A proposito di Roger e del suo personaggio, é stato l'unico attore che non mi ha convinto, semplicemente non mi ha dato mai l'impressione che fosse lui, per somiglianza e interpretazione. Discorso diverso per il Freddie / Rami Malek (anche se a volte ha enfatizzato un po' troppo la recitazione, secondo me), uno straordinario Gwilym Lee / Brian May e un Joseph Mazzello che somigliava davvero tanto a John Deacon.

Meravigliosa invece la realizzazione del Live Aid del 1985, riprodotta veramente con una maniacalitá devastante riguardo pose, espressioni e inquadrature. Peccato che il film finisca lí. Se da una parte capisco che si sia deciso di farlo finire con i Queen al loro apice, onestamente mi sarebbe piaciuto vedere altri passaggi fondamentali della loro carriera tipo il Live at Wembley dell'anno successivo o il periodo di Innuendo, anche se capisco che forse il film sarebbe stato parecchio pesante da realizzare e forse da guardare, mostrando un ormai  morente Freddie.

Ho guardato questo Bohemian Rhapsody e le 2 ore e passa mi sono letteramente volate in quanto da sempre molto interessato alle vicende di Freddie e soci, ma a mente fredda ci sono diverse cose che avrei realizzato diversamente se fossi stato il regista. Di sicuro avrei evitato tutti gli errori temporali, per me davvero inaccettabili, ma forse sono troppo pignolo io.

Giovanni Gagliano

Passionate about music I wrote my first article for "Given To Rock" in 2012, reaching now 30K global followers. I am also a musician, gigging around London.

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