Recensione: Whitesnake - Flesh & Blood (2019)


Siamo qui a parlare di uno dei "dinosauri" dell'Hard rock, David Coverdale che alla veneranda etá di 68 anni ci regala un nuovo album targato Whitesnake. Con lui troviamo Reb Beach e Joel Hoekstra alle chitarre, Michael Devin al basso, un altro grandissimo come Tommy Aldridge alla batteria e l'immancabile tastierista della Frontier records, Michele Luppi.

Bene, sono ancora una volta qui a dire che i fuoriclasse del passato (forse dovrei dire del presente) pur dopo 40 anni di carriera, riescono a risultare piú "freschi" ed ispirati di molte band con tantissimi anni in meno sulla carta d'identitá. Cosa abbastanza triste da dire, soprattutto per chi, come me, spera che il Rock possa continuare la sua gloriosa opera nel corso dei decenni a venire.

Abbiamo giá ascoltato insieme le "divertenti" Trouble Is Your Middle Name e Shut Up & Kiss Me che mi erano (grosso modo) piaciute sin dal primo ascolto. Ma il meglio di quest'album non sta nei due singoli citati, bensí nella parte finale del disco con il trittico Heart of stone (grandissimo blues), Get up (quasi in stile Van Halen) e la dolcissima After all. Tre canzoni cosí diverse tra loro ma che mantengono lo spirito vecchia scuola riuscendo a suonare contamporanee grazie ad una produzione (forse troppo) attuale. Il disco non é tutto in queste tracce: altre canzoni assolutamente degne di nota sono la ottantiana Gonna be alright con un bel riff oscuro, Hey You (ispiratissimi gli assoli) e soprattutto la ballad vecchio stile When I Think Of You (Color Me Blue).

Beh, ho giá citato un bel po' di pezzi, mi sembra. Cosa non da poco per uno che scrive musica da sempre. Come spessissimo mi succede, avrei eliminato un paio di pezzi dalla tracklist, tipo la leggera (forse pure troppo) Always & forever, salvata in calcio d'angolo solo dalla parte di chitarra solista e la title track che proprio non riesce a catturarmi. Per il resto, un gran bel disco, suonato magnificamente e cantato anche molto bene, nonostante l'etá e la difficoltá conseguenti di David Coverdale.

Il disco ha le atmosfere tipiche dei Whitesnake, con tantissimi riferimenti agli anni 70 e 80. Ció nonostante, come dicevo in apertura, Flesh & Blood non é solo per nostalgici ma é un disco che consiglio assolutamente a tutti.

Ancora una volta, mi trovo qui a fare i complimenti ad un fuoriclasse del passato. Uno dei migliori dischi dell'anno, fino a questo momento.

Voto 70/100

Top tracks: Heart Of Stone, Get up, After all
Skip track: Always & Forever

Tracklist:
01. Good To See You Again
02. Gonna Be Alright
03. Shut Up & Kiss Me
04. Hey You (You Make Me Rock)
05. Always & Forever
06. When I Think Of You (Color Me Blue)
07. Trouble Is Your Middle Name
08. Flesh & Blood
09. Well I Never
10. Heart Of Stone
11. Get Up
12. After All
13. Sands Of Time
Giovanni Gagliano

Passionate about music I wrote my first article for "Given To Rock" in 2012, reaching now 30K global followers. I am also a musician, gigging around London.

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