Dopo l'esperimento di RNF'R con tanti ospiti (e che ospiti!) a fare compagnia al riccioluto chitarrista, Slash ritorna con questo Apocalyptic love, dove dietro al microfono troveremo solamente (!) Myles Kennedy, ancora una volta preso in prestito dagli Alter bridge. Il resto della band è composto da Brent Fitz (batteria) e Todd Kerns (basso) che abbiamo visto già in tour e nel DVD Made in Stoke.
Il disco è stato preceduto dal singolo You're a lie, canzone a mio avviso molto buona in tutto, eccetto che nel ritornello, che non mi esalta, se proprio devo fare il pignolo. Apocalyptic love nel complesso è decisamente convincente, lo è di più quando si spinge sull'acceleratore (Hard & fast, One last thrill), ma fa presa sull'ascoltatore anche per alcuni aspetti melodici, nonostante a volte Slash sembri inserire un po' il pilota automatico nelle strutture dei pezzi e in tanti altri piccoli particolari. La sua prestazione chitarristica è comunque di primissimo livello, ma penso che fosse superfluo sottolinearlo.
Anche la prova di Myles Kennedy (sempre messo a dura prova dal "capo") è manco a dirlo ottima, e in alcuni frangenti del disco notiamo altre sue piccole sfumature vocali ed interpretative che ci erano sfuggite nelle performance con la sua band principale.
Al contrario, a volte sembra di ascoltare dei pezzi degli Alter bridge con Slash alla chitarra (We will roam, Standing in the sun, Not for me).
Uno dei pezzi più riusciti del lotto è, a mio avviso, Anastasia, che parte con un riff maideniano che sfocia in sonorità neoclassiche (Stratovarius) anche se poi il pezzo si svilupperá in chiave dannatamente "Slash", con dei notevoli intermezzi chitarristici.
Questo è il pezzo meno canonico dell'album (infatti è quello che dura di più) e forse anche il più riuscito del lotto, insieme ad Hard & fast, per quanto mi riguarda.
Buoni episodi sono anche Bad rain, Halo e la title track. Senza infamia e senza lode la ballata Far and Away, impreziosita però da un magnifico solo. Il disco si chiude con Shots fired, un buon brano con dei riffoni di chitarra che spadroneggiano in lungo e in largo.
Slash ha fatto un grosso passo in avanti rispetto al predecessore (che aveva il grosso vantaggio di avere la componente "noia" praticamente azzerata, dato il "parco ospiti" a disposizione), Apocalyptic love è un disco più omogeneo e chitarristicamente più ispirato, magari con 2-3 tracce in meno sarebbe stato ancora più incisivo, ma nonostante tutto rimane un disco assolutamente notevole e sicuramente da tenere in considerazione per gli amanti del genere.
Insomma, se vi piace Slash, fatelo vostro senza indugi.
VOTO: 78/100
Top tracks: Anastasia, Hard & fast, One last thrill
Skip tracks: We will roam
TRACKLIST
01. Apocalyptic Love
02. One Last Thrill
03. Standing In The Sun
04. You’re A Lie
05. No More Heroes
06. Halo
07. We Will Roam
08. Anastasia
09. Not For Me
10. Bad Rain
11. Hard & Fast
12. Far And Away
13. Shots Fired
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