Recensione Unisonic - Unisonic (2012)


Uh bello, Kiske con Hansen! Saranno tornati gli Helloween originali??? Ma manco per sogno, scordatevelo!

Gli Unisonic non sono altro che i Place Vendome (gruppo di Kiske), con più inserimenti di chitarra e con meno inserimenti di piano-tastiere. Il risultato del tutto è sicuramente sufficiente, ma non abbastanza da far gridare al miracolo.
Il disco parte bene con il pezzo pseudo- power metal Unisonic, che un capolavoro non lo è di certo, ma che lascia presagire un ritorno alle vecchie sonorità del cantante... Beh, non sarà così. Per carità, il disco è sicuramente orecchiabile e, a parere di chi scrive, la voce di Kiske è una delle migliori mai udite al mondo, ma a parte qualche episodio, la presenza di Kay Hansen è abbastanza sprecata.

Non mancano comunque buoni pezzi come Never too late (che come freschezza ricorda in qualche modo gli Helloween), My sanctuary e Never change me, ma dall'accostamento dei due nomi forse ci aspettavamo (ingenuamente) altro. Non manca neanche una ballatona finale in stile Kiske, No one ever sees me.

Il disco è sicuramente più che accettabile e merita sicuramente un ascolto. Se invece non vi piace il Kiske solista e attendevate una mini reunion degli Helloween, risparmiatevi il tempo di ascoltarlo.

Voto 66/100
Top track: Never too late
Skip track: King for a day

Tracklist:
1. Unisonic 03:27
2. Souls Alive 05:15
3. Never Too Late 04:29
4. I've Tried 04:55
5. Star Rider 04:19
6. Never Change Me 03:44
7. Renegade 04:38
8. My Sanctuary 04:17
9. King for a Day 04:10
10. We Rise 04:40
11. No One Ever Sees Me 06:16

Giovanni Gagliano

Passionate about music I wrote my first article for "Given To Rock" in 2012, reaching now 30K global followers. I am also a musician, gigging around London.

Previous Post Next Post