Mi apprestavo a vedere per la quinta volta i Pearl jam dal vivo e la mie domande erano le seguenti:
mi emozioneranno come un tempo? Li avró visti troppe volte? E' il momento di smetterla?
Non so, probabilmente avranno fatto sentire questi miei dubbi alla band, che apre il concerto e mi da un cazzottone in faccia con Go (la aspettavo da 4 concerti!!), seguita da Animal e Hail Hail.
La meravigliosa MEN Arena di Manchester é gremita, il pubblico é molto caldo e molto partecipe, (avevo sentito che i concerti fuori dall'italia erano spesso freddi, beh, stronzate, l'atmosfera era fantastica) e il gruppo prosegue alla grande con I Am mine e Wishlist (pure questa agognata da 4 concerti!). Insomma, se il mio dubbio era quello di non emozionarmi, devo dire che ho avuto l'effetto opposto, non riuscivo a smettere di cantare, perché i Pearl jam stasera hanno sfoderato una scaletta piena zeppa di pezzi che non suonano quasi mai (o perlomeno, poco di frequente) e ai fan accaniti (me medesimo) questa cosa piace, e pure parecchio.
Per chi non lo sapesse, i Pearl jam stravolgono la scaletta da sera a sera, portando in giro gran parte del loro repertorio, e non le solite 20 canzoni suonate in tutte le date, come fanno il 99% dei gruppi.
Hanno suonato due sere consecutive a Manchester e credo che le due scalette abbiano avuto in comune solo 2-3 pezzi.
Eddie Vedder era ubriaco quanto basta per essere superdivertente (e per sbagliare diverse strofe, come gli succede spesso), Mike Mcready superenergico, simpatico e svagato come al solito, Stone Gossard e Jeff Ament il solito motore della band e Matt Cameron (presentato da Eddie come il business-man, perché al momento é in tour sia con i Soundgarden che con i Pearl jam) si conferma un batterista eccezionale.
Se avete avuto delle band, quante volte vi sará capitato di maledire il batterista perché non riesce a dosare a dovere i suoi colpi? Bene, a me tante. Suonare in una band con Matt Cameron deve essere meraviglioso, la sua "pacca" cambia diverse volte anche durante la stessa canzone. Sembra una cosa banale, ma non lo é, e non tutti i batteristi professionisti lo fanno.
Dopo la consueta, immancabile Even flow (l'unica canzone che fanno SEMPRE, non so perché), ecco che la band tira fuori dal cilindro altre chicche: Lukin, Down, Deep (che non suonavano in Europa dal 93!), Present tense e una Save you che mi ha fatto andare assolutamente fuori di testa.
Dopo una cantatissima Better man, la band si ritira e comincia con i Bis. Ero giá soddisfatto cosÃ, ma la band (dopo aver ringraziato i validissimi supporter X) non cambia registro e continua a regalarci delle perle: Inside Job (con Mike con la doppio manico!), la dolcissima Off He goes (anche questa agognata da sempre) e soprattutto HitchHiker, che debutta live dopo piú di 10 anni!
In realtá l'esecuzione di quest'ultima ha lasciato abbastanza a desiderare, Mike si girava verso gli altri cercando di vedere gli accordi, gli altri ridevano.. é stato un po' un patatrac, ma é stato bello cosÃ.
Verso la fine del concerto, pezzi un po piú "per tutti" come Just breathe, Rvm (ma che hanno combinato durante la parte centrale?), la cantatissima Alive e la conclusiva Yellow ledbetter con le solite luci accese, che manda tutti a casa contenti.
A me manda a casa con il ricordo vivo di uno dei piú bei concerti della mia vita.
Canzoni preferite della serata: Go - Save you- Off he goes
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