Recensione: Adrenaline mob - Omertá (2012)


Siore e siori, ecco a voi il progetto N.12353 di Mike Portnoy!!!trrrrrrrrdshh (rullata con piatto finale).
Solitamente apprezzo quando un musicista ha un progetto parallelo o un'altra band alla quale presta servizio, ma mi sembre che qui si stia esagerando. In quanti gruppi ha suonato Mike Portnoy? Chi se li ricorda tutti alzi la mano.

Oltre al nostro caro amico Mike, in questo gruppo troviamo Russell Allen alla voce, Mike Orlando alla chitarra e John Moyer al basso. Hanno bisogno di presentazioni? Forse.

Parlandi di Omertá (del disco, ovviamente. Della vera omertá ne abbiamo piene le scatole), quello che ci balza subito all'occhio (anzi, all'orecchio) é il modo di cantare di Russell Allen, incredibilmente piú aggressivo del solito, con un graffiato quasi costante.

Il disco parte bene con il primo singolo Undaunted e prosegue con le ottime Pshycosane e Indifferent (la cui strofa mi ricorda qualcosa ma non riesco a capire cosa) con la piú tranquilla ma ugualmente ispirata All on the line e con quella che é la mia preferita del disco Hit the wall, dove Mike Portnoy ci fa sentire cosa é capace di fare alla batteria e dove Mike Orlando sforna riff su riff. Canzone del disco, per me.
Dopo la abbastanza anonima Feelin' me (quanto é brutto il ritornello), troviamo nientemeno che una cover dei Duran Duran, Come undone. Carina come idea, forse un po' meno il risultato finale. Non ne sentivamo il bisogno.
Se pensate che gli Adrenaline mob non prendano i Pantera come riferimento, ascoltate i primi 20 secondi di Believe me (poi potete anche staccare, perché la canzone é trascurabilissima) e noterete il Ohhhhh Come on,  preso in prestito direttamente da Cowboys from Hell. Paro paro!
Lasciamo perdere Down to the floor e ci troviamo su Angel Sky, dove Russell Allen dimostra di essere molto ispirato nelle strofe, ma rovina tutto nel ritornello con una doppia voce troppo "carica" e una chitarra invadente. Freight train (come al solito, ottima in quasi tutto ma con un ritornello decisamente discutibile) chiude il disco che ci lascia un po' di amaro in bocca per la secondá metá.

Che dire, se le qualitá tecniche non si discutono, quelle compositive si. Trovo abbastanza ispirata la prima parte del disco, e, come giá detto in precedenza, una seconda parte da rivedere in molte cose, ritornelli su tutti.
L'impressione é che molte di queste canzoni siano state scritte in 20 minuti solo per essere registrate.

VOTO 60/100 (di stima e di incoraggiamento. E per festeggiare il 234973 gruppo di Portnoy)
Top track: Hit the wall
Skip track: Believe me - Down to the floor

Tracklist:
1. Undaunted
2. Psychosane
3. Indifferent
4. All On The Line
5. Hit The Wall
6. Feelin’ Me
7. Come Undone
8. Believe Me
9. Down To The Floor
10. Angel Sky
11. Freight Train
Giovanni Gagliano

Passionate about music I wrote my first article for "Given To Rock" in 2012, reaching now 30K global followers. I am also a musician, gigging around London.

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