Intervista: Hot Rod


E' tempo di interviste, siore e siori!
E' il turno degli HOT ROD, band siciliana attualmente in giro in tutta Italia (ed Europa) per diffondere il verbo Glam, che verbo effettivamente non é, ma comunque...
Diamo il benvenuto a Mirko, Giacomo, Valeria, Cristina e Christian, ovvero: Gli Hot Rod!


1) Ok ragazzi, prima di tutto, benvenuti a questa meravigliosa (!) intervista. 
Direi di  cominciare con la prima domanda, quella classica (e banalissima) che riguarda i vostri esordi.

Mirko: Gli Hot Rod nascono ufficialmente nel 2006 dalla volontà mia e di Christian di mettere in piedi una band votata alle più classiche sonorità Hard’n’Heavy di stampo ottantiano.
Col passare del tempo il fascino della scena losangelina, fiorita negli eighties lungo il “Sunset Strip”, si è fatto sempre più forte in noi, facendoci così approdare verso lidi smaccatamente Glam, sia per look che per sonorità. Le prime serate, come è normale, sono state nella nostra città; abbiamo proposto, sin da subito, insieme alle cover, anche i nostri inediti.

2) Perché “Hot Rod”? Da dove nasce questo monicker? 

Christian: La traduzione letterale del nome (“mazza calda”) ci è sembrata decisamente rock n’ roll e ce l’ha fatto scegliere. Confessiamo ai lettori che solo dopo abbiamo scoperto che con questo termine si definiscono le tipiche auto d’epoca potenziate e con carrozzerie verniciate in maniera appariscente (con ‘rod’ si intende anche la biella del motore).
Mirko: Beh, volevamo un nome che piacesse alle signore. (hai vinto. ndr)

3) Cosa state facendo attualmente? Passate i giorni a sbronzarvi in spiaggia o siete dediti al lavoro? 
  
Mirko: Siamo al momento impegnati in un’intensa attività live. Oltre ai consueti live e contest in Sicilia, abbiamo anche avuto il piacere, a maggio, di suonare in occasione della 3° edizione del Glam Fest che si è tenuta a Marsiglia, in Francia. Ora siamo da poco tornati da tre date in Toscana ed Umbria, ma già ci aspettano numerosi altri impegni in “patria”. Questo 2012 può considerarsi, senza dubbio, l’anno più frenetico di sempre per la band. Nonostante possa risultare a volte spossante mantenere questi ritmi, ci auguriamo che anche i prossimi anni possano essere sempre così produttivi.


4) Altra domanda di rito: quali sono le vostre influenze?

Mirko: Il primo vero amore è stato l’Heavy classico, cito solo 3 nomi: Savatage, King Diamond e Iron Maiden. Se oggi sono qui ad imbracciare lo strumento, è principalmente colpa di questi signori.
Poi è arrivato l’Hard Rock e il Glam, con tutto il carico di energia, ammiccamenti e scanzonatezza che contraddistingue il genere. Riguardo le band preferite, essendo le stesse che influenzano il sound della band, rimando alla quelle riportate alla fine della risposta.
Giacomo: Da ragazzino scopro i Metallica, me ne innamoro e, a tutt’oggi, ne sono fan sfegatato. Un altro dei musicisti che mi ha maggiormente influenzato è R. J. Dio. A seguire, Judas Priest, Maiden, Black Sabbath, Guns N' Roses, Blind Guardian, Anthrax, Overkill, Motley Crue, Alice Cooper e tanti altri da cui ho preso le influenze che mi rendono ciò che sono. Ultimi ma non ultimi (hanno influito anche più del Metal nella mia vita) tra i miei preferiti ci sono i Pink Floyd.
Valeria: Il percorso musicale che ho svolto è per me abbastanza semplice, basilare e formativo, sostanzialmente è ciò da cui traggo spunto. Comincio ad ascoltare grunge (Pearl Jam, Stone Temple Pilots, Alice in Chains) per poi passare ai classici Iron Maiden. Si susseguono i Metallica che mi portano al thrash, (Slayer, Kreator, Annihilator). Subentrano gli At The Gates, approdo al death melodico (In Flames, Soilwork, Disillusion, The Crown), giungo al gothic (Katatonia). Ritenendo poco stimolanti le proposte contemporanee, retrocedo cronologicamente e approfondisco il filone hard rock/glam anni '80, (Motley Crue, L.A. Guns, Guns n' Roses, Poison, Twisted Sister).
Cristina: Ho iniziato ascoltando il rock classico di Queen e Doors, per poi passare all'hard rock dei Deep Purple e Led Zeppelin. Da lì, via via, è stato un crescendo verso l'heavy metal (Iron Maiden, Judas Priest), il thrash (Megadeth, Metallica) e il death in maniera più ampia, senza tralasciare influenze power e nu metal. Ultimamente ho approfondito il filone hard rock/hair metal, che mi/ci riguarda proprio in prima persona, con l'ascolto dei W.a.s.p., Aerosmith, Cinderella, Motley Crue, Twisted Sister, Kiss...
Christian: All'interno del metal sono un ascoltatore con tendenze piuttosto classiche/tradizionaliste, ma abbastanza ampie: dopo i primi, ovvi, Ac/Dc, Iron Maiden, Guns n' Roses e Metallica mi sono sempre più avventurato tra le varie sfaccettature che il genere offre, e ciascun ascolto ha lasciato su di me un piccolo segno, rendendomi musicalmente ciò che sono al momento.
Mirko: Il sound della band si ispira prettamente a gruppi come Motley Crue, Skid Row, Poison, Faster Pussycat, Cinderella, Scorpions.

5) Al di lá delle vostre influenze, quali sono i vostri album preferiti? Non siate timidi, sbizzarritevi.

Giacomo: Album ne potrei dire un sacco: l'intera discografia dei Metallica fino a “S & M” (i miei preferiti “…And Justice for All “ e “Ride the Lightning”); “Appetite for Destruction” e “Use your Illusion” (I e II) dei Guns; tutta la discografia dei Priest, sopratutto “Painkiller”; “Holy Diver” di Dio; “Sabbath Bloody Sabbath” dei Black Sabbath. Dei Pink Floyd non posso dire un album preferito perchè sono tutti magnifici. Se dovessi consigliarne alcuni, sarebbero “The Dark Side of the Moon”, “Wish You Were Here” e “The Divison Bell”.
Valeria: Sarebbero troppi da elencare tutti, eccone alcuni: Katatonia - "Tonight Decision", Guns n' Roses - "Appetite for destruction" Pearl Jam - "Vitalogy" (Brava!! ndr), Iron Maiden - "The Number of the beast", Motley Crue - "Dr. Feelgood", At the Gates - "Slaughter of the soul", Slayer - "Raining Blood", Soilwork - "The Chainheart machine”, Poison - "Open up and say... ahh!", Disillusion - "Back to times of splendor" etc. etc.
Cristina: Led Zeppelin - "Led Zeppelin IV"; The Police - "Zenyatta Mondatta"; Iron Maiden - "The number of the beast"; Virgin Steele - "Invictus"; Annihilator - "Never, neverland"; Megadeth - "Rust in peace"; Sepultura - "Chaos A.D."
Christian: Ne dico soltanto qualcuno, perché altrimenti servirebbero pagine e pagine: Iron Maiden "Somewhere in Time", Manowar "The Triumph of Steel", W.A.S.P. "The Headless Children", Savatage "Streets", Poison "Flesh & Blood", Alice Cooper "Hey Stoopid", etc. etc.
Mirko: Ne cito qualcuno in ordine sparso: ”Trash” Alice Cooper; “Nightfall in Middle-Earth” Blind Guardian; “Somewhere in Time” Iron Maiden; “Long Cold Winter” Cinderella; “Lean into it” Mr Big; “Dr. Feelgood” Motley Crue; “Defenders of the Faith” Judas Priest; “Rust in Peace” Megadeth. Riguardo King Diamond e Savatage ho serie difficoltà a fare una scelta. Del Re menziono solo “Abigail”, per il combo dei fratelli Oliva “Gutter Ballet”.



6) Di cosa parlano i vostri testi? C’è qualche messaggio in particolare che vorreste lanciare? 

Christian: Vestire i panni delle guide spirituali non fa per noi. Non abbiamo alcuna pretesa di illuminare le coscienze altrui e quindi ci limitiamo a trattare argomenti a noi più consoni; i nostri testi parlano di temi cari ai gruppi degli '80s: storie di sesso e d'amore, feste selvagge, voglia di libertà e di evadere dalla routine, etc. A volte prendiamo spunto dai fatti che ci succedono nella vita di tutti i giorni e li rielaboriamo un po' per farli diventare testi delle nostre canzoni.

7) Qual è il vostro processo creativo? Come nascono le vostre canzoni?

Mirko: I brani, dal punto di vista strumentale, sono composti da me o da Christian. Personalmente, spesso capita che i pezzi siano influenzati da una band X che ascolto molto in un dato periodo: dopo un po’, mi viene naturale ispirarmi a quello stile. Oppure nascono dal desiderio di descrivere con la musica delle determinate sensazioni o situazioni. Testi e linee vocali li scrive quasi esclusivamente Christian. Una volta completato il brano, si scrive la partitura usando il Guitar Pro, un software praticissimo che credo molti conosceranno, e lo si sottopone agli altri membri della band i quali operano ognuno un ulteriore processo di arrangiamento riguardo il proprio strumento, propongono rifiniture, modifiche etc.
Christian: Come dice il collega qui sopra, i pezzi li scriviamo per lo più io e lui, usando (e abusando) del buon vecchio Guitar Pro, programma a cui devo moltissimo, anche se poi ognuno di noi è libero di mettere del suo (ad esempio il testo di “Rock the House” l’ha scritto Marco, il nostro vecchio bassista, e quello di “Wild Wheels” è stato scritto da Giacomo). Il processo che mi porta a scrivere una canzone o un testo non è mai lo stesso: mi può capitare di ascoltare un cd ed individuare un riff che mi ispira, oppure di strimpellare a casaccio la chitarra e trovare quasi per magia delle progressioni di note o di accordi che vanno pian piano a dare forma ad un nuovo pezzo, etc. Spesso invento il titolo prima ancora della musica o del testo stesso, e mi ispiro ad esso pensando cose come “se in un disco trovassi una traccia con questo titolo, come suonerebbe?”. Per quanto riguarda i testi, come ho detto anche più su, mi ispiro sia a quello che leggo o che vedo in tv, sia a fatti che mi succedono in prima persona, o che sono accaduti agli altri ragazzi del gruppo. La cosa che più mi affascina dello scrivere canzoni o testi è che a volte ho l’impressione che sia qualcuno “più in alto” a prendere il controllo della mia testa e a fare il lavoro per me…

8) E adesso? Cosa bolle in pentola nel futuro degli Hot rod?

Mirko: Ciò che ci preme maggiormente è incidere, finalmente, il nostro primo full-lenght. Abbiamo già molti brani pronti che non aspettano altro che essere registrati. Parallelamente ci si auspica, ovviamente, di suscitare l’interesse di qualche etichetta. Continueremo inoltre a spingere sull’attività live, sia in Italia che all’estero. C’è un sottobosco considerevole di validi gruppi Hard Rock/Glam in Europa con i quali ci farebbe molto piacere condividere il palco.

9) Questa era l’ultima domanda. Chiudete l’intervista come preferite. 

Mirko: Grazie a Given To Rock (e a te, Giovanni) per lo spazio offertoci.
Ne approfitto per invitare coloro fra i lettori che non conoscono ancora gli Hot Rod a dare un occhio alle nostre pagine web (nella quali è possibile ascoltare qualche nostro brano). Un saluto a tutti e… rock on!


Ringrazio i ragazzi degli Hot rod per la loro disponibilitá e per la loro simpatia, facendogli un sincero in bocca al lupo per il loro futuro. Ecco dove potete ascoltare, leggere e contattare la band:

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Email: hot.rod@live.it

Fotografie di
Gabriele Gonzo (gabrielegonzo@hotmail.com)
Andrea Floresta (andy.floresta@gmail.com),
Federica Strazzeri (federicastrazzeri@gmail.com)