Recensione: Soul Asylum - Delayed reaction (2012)


E adesso chi sono questi?? Come "chi sono questi"? Non conoscete i Soul Asylum?? Certo, mi rendo conto che non viene voglia di approcciarsi a questo gruppo guardando la terribile copertina qui accanto che sembra presa da uno spot di qualche prodotto intimo femminile, ma vabbè...
I Soul asylum sono un gruppo dalla storia molto travagliata che ascolto da sempre, capitanati dal famoso (negli anni 90, anche per essere stato il compagno di Winona Rider) Dave Pirner.

Dopo il magnifico The silver lining aspettavo con ansia il successore, ovvero questo Delayed reaction. Se sono deluso? Un pochino, ma non troppo.
Disco breve (dieci canzoni dalla media di 3 minuti ciascuna) che apre come tutti si aspettano, Gravity infatti Ã¨ una canzone dal tipico marchio di fabbrica SA, premi play e dici: ah, sono loro, bello riascoltarli. Il disco scorre via che è una bellezza, leggero e spensierato, ottimo come sottofondo, anche se c'è da dire che i momenti di vera ispirazione non sono moltissimi, i momenti degni di nota di questo disco infatti, si riducono ad una ventina di minuti.
Da ricordare ci sono Cruel Intentions (una rock band che ti fa una canzone da night club in maniera estremamente credibile è sinonimo di classe), la sbarazzina Let's all kill each other e la conclusiva I've should stayed in bed, canzone diversa, molto oscura e malinconica e con un potenziale altissimo, ma che viene penalizzata da un arrangiamento e da una prestazione vocale a tratti non all'altezza della situazione (ma cantalo meglio il ritornello, cazzo!).

Considerati i 6 anni di attesa era lecito aspettarsi di più, però ci si accontenta. Dave, non farci aspettare altri 6 anni per 6 buone canzoni eh!

Voto 60/100
Top tracks: Gravity, Let’s All Kill Each Other, Cruel Intentions
Skip track: Into the light

Tracklist:
01. Gravity
02. Into The Light
03. The Streets
04. By The Way
05. Pipe Dream
06. Let’s All Kill Each Other
07. Cruel Intentions
08. The Juice
09. Take Manhattan
10. I Should’ve Stayed In Bed


Giovanni Gagliano

Passionate about music I wrote my first article for "Given To Rock" in 2012, reaching now 30K global followers. I am also a musician, gigging around London.

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