Recensione: Helloween - Straight out of hell (2013)


Ma piano, cazzo!!! Ma perché fanno cosí? Ma che bisogno c'é? Sto perdendo davvero la pazienza verso queste supermegaiperproduzioni: chitarroni che coprono tutto, tastieroni invadenti, mille voci nei cori, chitarre che spuntano dal nulla, strumenti indefiniti. Troppa roba sul serio, gli Helloween sono diventati come i Blind Guardian. Eppure quest'album non ne avrebbe bisogno, perché di idee (buone) ce ne sono molte. Capisco quando si é poco in vena e si lascia il compito ingrato alla produzione di mascherare il tutto, ma questo Straight out of hell é un prodotto rispettabilissimo. Purtroppo le ultime produzioni del gruppo tedesco sono su questo stile, sicuramente qualcuno apprezzerá, non il sottoscritto. Sto invecchiando? Me lo domando molto spesso, ultimamente.

L'opener Nabatea é il primo singolo e anche uno dei migliori pezzi dell'album, i suoi 7 minuti sono davvero convincenti, anche atmosfere Maiden nel break prima del finale. La mia domanda é: Deris canterá cosí il ritornello dal vivo? Neanche per sogno.
Buona anche la pompatissima World of War, superpower (e superpompata) nel ritornello. L'inizio di Live Now! é un misto tra un riff di Petrucci preso da Systematic chaos e una qualsiasi cosa di Sambora col talkbox. Far from the stars é il perfetto esempio di quello che ho detto all'inizio: la canzone é ok, ma risulta stucchevole per colpa della produzione: ritornello con voci sguaiate, riff di chitarra che quasi coprono la voce, pianoforte che sbuca cosí,dal nulla, come un effetto strano, che suppongo sia una tastiera. Eppure c'é anche un passaggio alla Queen molto gradevole peccato.
In Burning sun Deris canta davvero bene, la strofa é veramente pregevole, peccato per i soliti chitarroni, cori, tastiere e strumenti che sbucano dal nulla. Comincia Waiting for the thunder e sfido chiunque a non pensare al successone radiofonico If I could Fly, anche se lo spirito di questo pezzo é diverso. Ma perché quel pianoforte/tastiera sbuca cosí forte senza motivo? Mettetelo pianoooo, anzi toglieteloooo. Non mi do pace, scusate, é piú forte di me.  
Hold me in your arms é una ballata "diversa" e molto valida, che si fa apprezzare dalle mie orecchie soprattutto per l'assenza dei fastidiosi chitarroni degli altri pezzi, ahhhhhhhhh... le mie orecchie (vecchie) ringraziano.

Wanna be god é un altro pezzo "molto diverso", spiazzante per certi versi, ma molto originale. La title track é un pezzo power metal vecchio stile: Kiskeeee doooveeeeee seiiiiii? Scusate, me lo sono lasciato scappare, ma in questo pezzo ci starebbe da Dio. Deris comunque fa il suo e non sfigura, anche se con Kiske sfigurano tutti. Ok, la smetto.  
Asshole! Deris ce l'ha con qualcuno e nel ritornetto gliene dice di tutti i colori, sono curioso di sapere chi é sto stronzo (ouh, l'ha detto lui, mica io!). Abbastanza banale ed evitabile Years, mentre Make fire catch the fly é ok (mi ricorda qualcosa di The dark ride), anche se non brilla per originalitá, cosí come la conclusiva Church Breaks down, pezzo power vecchio stile, con un break centrale niente male.

In parole poverissime? Album molto buono con una produzione odiosa. Un sample a fine pagina, se all'ascolto in cuffia le vostre orecchie apprezzano, comprate pure il disco.

Voto 63/100
Top tracks: Nabataea, Straight out of hell
Skip track: Years

Tracklist:
1. Nabataea
2. World Of War
3. Live Now!
4. Far From The Stars
5. Burning Sun
6. Waiting For The Thunder
7. Hold Me In Your Arms
8. Wanna Be God
9. Straight Out Of Hell
10. Asshole
11. Years
12. Make Fire Catch The Fly
13. Church Breaks Down


Giovanni Gagliano

Passionate about music I wrote my first article for "Given To Rock" in 2012, reaching now 30K global followers. I am also a musician, gigging around London.

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