Recensione: The walking oaks (demo)


E' la volta dei The walking oaks, signorini e signorine!
Copio-incollo dal loro profilo Facebook (che pacchia, eh): "I fratelli Armando e Giorgio Carbone e le loro cugine Anna e Nadia Scolaro sono i Walking Oaks. Cresciuti insieme in una piccola casa di legno a Catania, nel 2006 danno vita al progetto musicale. Dal 2007 ad oggi si sono esibiti in molti locali siciliani e partecipato a diversi festival musicali. Nel 2011 registrano il loro primo demo live di cinque brani presso il TRP studio di Riccardo Samperi.
Nello stesso anno superano le selezioni del Tour Music Fest (festival internazionale della musica emergente) arrivando fra le 19 semifinaliste."

In realtá, in redazione (che continuerá a essere casa mia fino a che google non acquisterá il mio dominio per almeno 15 milioni di dollari), non é arrivata una mazza, ho avuto solo i "file" (che, tra l'altro, potete ascoltare pure voi su http://soundcloud.com/thewalkingoaks).
Li perdoniamo questi ragazzuoli? Dipende se suonano bene, vediamo.

Cosa ne penso di questi ragazzi e di questa demo? Penso che i The walking oaks abbiano personalitá da vendere: ci propongono un rock "datato", nessun trend, nessuna contaminazione moderna, ascoltare loro é come ritornare indietro nel tempo e riassaporare atmosfere vintage ormai andate quasi per sempre: in Beyond the wall a tratti sembra di ascoltare i Police misti a Bowie con Janis Joplin alla voce. Un plauso in questo senso va dato in particolare ad Anna, davvero una voce splendida e una esecuzione perfetta, in questo come in tutti gli altri pezzi. Non da meno gli altri ragazzi, sia chiaro: Giorgio con delle linee di chitarra sempre ispirate, mai banali e con dei suoni meravigliosi, cosí come la perfetta base ritmica di Armando e Nadia, sempre al posto giusto al momento giusto, soprattutto durante soli e/o intermezzi strumentali.

Fra gli altri ascolti, Feel free to leave spicca per una chitarra settantiana ispiratissima, sia nelle ritmiche che nel solo (con un passaggio molto Green day in mezzo, scusate e' piu' forte di me trovare i plagi in ogni cosa), And then the silence, canzone molto particolare che lascia spiazzati ad un primo ascolto, a causa di un incedere e una linea vocale molto particolare, se questo sia un bene o un male dovete deciderlo voi, ma vi dico che il "piuuuu" a 3.46 vale la canzone. A concludere la demo, Nice to meet you, un pezzo ritagliato per la splendida voce di Anna, ben supportato dalla chitarra Jimmypagiana di Giorgio e da una base ritmica molto variegata e interessante, infine La formica sul rullante, pezzo leggero e godibile, cantato in italiano (cosa facilmente intuibile),con un bel riff portante e degli ottimi passaggi di batteria, anch'esso interessante per molti aspetti, pur non essendo un estimatore delle vocals in italiano.

Allora, li perdoniamo? Alla grande! Questi ragazzi sono bravi, suonano bene, hanno buon gusto e non sono interessati alle mode. Se amate il classic rock Anni 60/70, ascoltateli!
Adesso aspettiamo l'album, però!

http://www.facebook.com/walkingoaks?fref=ts
Giovanni Gagliano

Passionate about music I wrote my first article for "Given To Rock" in 2012, reaching now 30K global followers. I am also a musician, gigging around London.

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