Il demolitore: Radiohead - Kid A

Il demolitore é colui che non é mai contento, vedendo sempre il lato negativo delle cose ed é colui che risponderebbe alla classica domanda "un bicchiere é mezzo pieno o mezzo vuoto?" con "non é né mezzo pieno né mezzo vuoto, é solo un bicchiere di merda".
Incontentabile, demolisce tutto quello che gli sta attorno, che si tratti di opere d'arte o di monnezza urbana, per lui é quasi tutto sullo stesso piano. Ha una brutta opinione pure di se stesso.
Vediamo di quale disco si lamenterá oggi:


Kid A dei Radiohead é il miglior disco degli anni 2000 secondo Rolling stone.
Probabilmente la prestigiosa rivista si riferiva ai dischi usciti nel palazzo di Thom Yorke (dove presumibilmente nessun altro fa musica), secondo me non esiste altra spiegazione.

Leggo in giro: "é un disco intellettuale", "un disco avveniristico", "un disco coraggioso" (su questo siamo perfettamente d'accordo. Ci vuole tanto, ma tanto coraggio...) "un disco che pretende attenzioni" oppure "magnificamente angosciante". Mah.

Kid A é l'antirock (e per certi versi l'antimusica) per eccellenza: elettronica a manetta, una solo idea ripetuta mediamente per 4 minuti, campionamenti a caso, canto magari registrato davanti ad una tazzina di caffé norvegese scadente, la domenica mattina dopo un brutto sabato sera in centro, quando non ti sei divertito neanche tanto ma sei sbronzo e ti accorgi che sei lontano 20 Km da casa tua, le metro sono chiuse e sei costretto a prendere l'autobus che ci mette 2 ore per portarti a casa. E magari ti addormenti pure e vieni svegliato a ceffoni dall'autista, al capolinea del bus, lontano 10Km da casa tua.

L'opener Everything in its right place purtroppo ci fa capire immediatamente quale sará l'andazzo del disco, disco che riesce addirittura a peggiorare con il passare del tempo grazie a tracce dello spessore di National Anthem (con dei fantastici tromboni/sassofoni che manco Bruce Springsteen o David Bowie si sognano), Treefingers che é una traccia che potreste benissimo trovare in un centro massaggi (anzi, forse l'avete giá trovata, se siete stati in dei centri massaggi infimi) e il singolo Idioteque, la cui base sembra fatta con la bocca, neanche troppo bene, da un rapper di strada arrivato stremato a fine giornata "lavorativa". Aggiungeteci un cantato straziante e allucinato (probabilmente registrato quella famosa domenica mattina citata in precedenza) e la traccia é completa.

Da Wikipedia: "Il brano How to Disappear Completely è caratterizzato dall'utilizzo dell'onde Martenot[3]. Un'altra peculiarità dell'album è che riproducendolo da un PC e utilizzando due differenti lettori multimediali otterremo un effetto curioso: se avviando la riproduzione di una qualsiasi canzone dell'album con un lettore e dopo 17 secondi la avviamo con un altro lettore avremo una perfetta sovrapposizione del suono, quasi una nuova canzone. L'effetto è ottenibile per tutto l'album ascoltandolo di seguito dalla prima traccia."

Eh? Ma che é, un esperimento scientifico? Ma attaccare una chitarra a un amplificatore fa cosí schifo?

Ai tempi dell'uscita del disco, una rivista scrisse: "Ascoltare Kid A é come partorire un pallone da basket", io direi che é piú come partorire una Playstation 3 Fat da 64Gb, con monitor 28 pollici incluso. No, non quelli ultrapiatti di adesso, ma quelli a tubo catodico di una ventina di anni fa che pesano 50 Kg.

Se attraversate un periodo veramente difficile oppure soffrite di insonnia perenne tipo il protagonista del film "l'uomo senza sonno", piuttosto che provare agoterapia, fisiokinekiterapia, bungee jumping senza l'elastico, psicanalisti, caffé norvegese o psicologi vari, potete provare ad ascoltare questo disco, magari risolverá definitivamente i vostri problemi.


Giovanni Gagliano

Passionate about music I wrote my first article for "Given To Rock" in 2012, reaching now 30K global followers. I am also a musician, gigging around London.

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