Recensione: HIM - Tears on tape (2013)


Diciamolo (cominciare con una citazione di Ignazio La Russa non è proprio il massimo), non c'è band più decifrabile degli Him, dato che da una quindicina d'anni la loro proposta musicale è, grosso modo, sempre la stessa, ma proverò a pormi al di sopra delle parti perchè non sta a me giudicare se sia un bene o un male. Eppure questo è il primo album senza una "major", quindi, teoricamente, la band è libera di esprimersi liberamente ma, evidentemente questo è quello che gli Him vogliono (o possono) fare.

Riguardo questa loro ultima fatica (!), per farla breve, diciamo subito che se siete fan della band di Ville Valo e amate l'intera discografia dei finlandesi, potete andare a colpo sicuro su questo Tears on tape. Se, invece, avete amato solo i primi dischi e poi la band vi ha scocciato, lasciate perdere questo album, ancora una volta tutte canzonette (se mi passate il termine) abbastanza semplici di 3 minuti e mezzo, sempre con la solita, medesima, struttura: tanto spazio ai ritornelli intervallati da tanti riffoni cupi. Se conoscete un minimo la band sono sicuro che sapete di cosa sto parlando.

Ville Valo non avrà di certo versato lacrime sul nastro per cercare di sfornare un prodotto particolare. Infatti, a parte qualche intro un po' bislacca (sono 3, in totale) e qualche idea leggerissimamente diversa (Hearts at war), il disco si mantiene decisamente in linea col passato, con molti copia-incolla a volte non troppo ispirati (Into the night, Drawn & Quartered), ma anche con qualche buona melodia, title track su tutte.
Da segnalare la ottima chiusura con W.L.S.T.D. con Ville che sfoggia le sue ottime tonalità gutturali, mentre dell'ultima traccia Kiss the void (una specie di Outro abbastanza lunga), francamente, non se ne sentiva proprio il bisogno.

Un disco con le ottime atmosfere tipiche degli HIM, ma anche con pochissimi spunti degni di nota, non servono ulteriori parole: piacerà molto probabilmente ai fan, nonostante sia uno dei dischi meno riusciti della band, mentre se vi siete fermati ad ascoltare la band tanti anni fa, non è il caso di riprendere con questo disco.

Voto 55/100
Top tracks: Tears on tape, W.L.S.T.D.
Skip tracks: Drawn & Quartered, Kiss the void

Tracklist:
1. Unleash The Red
2. All Lips Go Blue
3. Love Without Tears
4. I Will Be The End Of You
5. Tears On Tape
6. Into The Night
7. Hearts At War
8. Trapped In Autumn
9. No Love
10. Drawn & Quartered
11. Lucifer's Chorale
12. W.L.S.T.D.
13. Kiss The Void
Giovanni Gagliano

Passionate about music I wrote my first article for "Given To Rock" in 2012, reaching now 30K global followers. I am also a musician, gigging around London.

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