Recensione demo: Bolgia di malacoda - A un metro da decebalo (2013)

Ammetto, dal basso della mia ignoranza, che ho dovuto cercare il nome su Internet per capire a cosa fosse riferito il nome della band.

Voi sapete a cosa si riferisce vero? Nel caso foste ignoranti (nel senso che ignorate) come me, ecco il link http://it.wikipedia.org/wiki/Malacoda

Stranissima questa band, ma ci arriviamo tra un pochino, prima un po' di storia con la loro biografia:

"I Bolgia di Malacoda nascono in Maremma come progetto generalmente rock metal, senza bisogno di seguire stili prestabiliti e con l'intenzione di dare risalto alla lingua italiana (appunto..ndr), iniziano ad essere presenti nella mente di Ferus (pseudonimo di Alioscia Rosi) nell'estate del 2010 a seguito del discioglimento dei Nerovena (metal alternativo italiano).... Ferus ad inizio 2012 contatta Michele Rose, batterista con cui aveva già suonato nel Panzerfaust (black metal) e nell'estate del 2012 entra a far parte dei Bolgia anche il bassista Mauro Miele e a fine anno, pur senza un chitarrista, iniziano le registrazioni del primo demo "A un metro da Decebalo" che verrà pubblicato a Maggio del 2013 in versione scaricabile gratuitamente".

La musica, strana, dicevo: un cantato in italiano a metá tra il primo Pieró Pelú ed un cantautore alla Guccini (ne dico uno a caso). Anzi, facciamo cosí: come se una canzone di Guccini fosse cantata da un Pelú incazzato. Sotto il cantato, una chitarra che spesso non si limita ad un "semplice" accompagnamento, ma che va sovente in modalitá "solista" durante i versi. Aggiungeteci una base ritmica a volte alternative/punk e altre metal, con un pizzico di System of a down qui e li. Strano, lo so.

Ho trovato tante cose interessanti in questo A un metro da Decebalo, autoprodotto appena sfornato: l'originalitá prima di tutto (oggi merce molto rara), ma anche qualche difetto. Primo, tra tutti, il volume a volte troppo alto della voce rispetto al resto. Questa, peró, potrebbe essere una scelta voluta dalla band per dare maggior risalto alle liriche decisamente particolari. A proposito della voce, sará per il volume troppo alto, ma, a mio parere, é anche un po' troppo presente (e a volte sgraziata, in episodi come Cosí passa la gloria del mondo o Andremoida), forse un po' di spazio in piú agli altri (bravi) musicisti darebbe piú "respiro" alle canzoni. Ma é solo la mia opinione.

Comunque band sicuramente interessante e dalle ottime potenzialitá, estremamente difficile descriverli a parole, dategli un ascolto e fatevi la vostra opinione!

Contatti:
www.facebook.com/bolgiadi.malacoda

Tracklist:
1) Malacoda
2) Nel dubbio vedo nero
3) Cosí passa la gloria del mondo
4) Andremoida
5) A un metro da Decebalo

Giovanni Gagliano

Passionate about music I wrote my first article for "Given To Rock" in 2012, reaching now 30K global followers. I am also a musician, gigging around London.

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