Recensione: Roger Taylor - Fun on earth (2013)


Ma é proprio quel Roger Taylor, il batterista dei Queen? Sí, ceeeeerto che é lui, guardate la foto qui sopra. Ritoccatissima, sembra di 20 anni fa (oppure é proprio di 20 anni fa).

Il Roger Taylor solista a me non dispiace affatto, ho apprezzato molto l'album "Happiness?" del 1994, tra gli altri, e lo riascolto ancora oggi molto spesso.
Curioso che questo disco si chiami Fun on earth, dato che il primo disco solista di Roger portava il titolo di Fun in space. "Sono voluto scendere sulla terra", ha dichiarato.

L'ex biondo batterista sputa generalmente molte idee e lui stesso ha definito quest'album come "molto eclettico", in quanto composto durante l'arco di tempo di 5 anni. Eclettica si puó definire anche l'opener robusta One night stand, che vanta alcuni inserti elettronici. Dopo questa ci tufferemo in acque piú calme e in atmosfere Pinkfloydiane, a partire da Fight club e Be with you. Ispirate la particolare I don't care e la successiva Sunny day, con delle chitarre e altro che mi ricordano qualcosa di Innuendo (Bijou?), anche se i ritmi del disco cominciano ad essere fin troppo blandi (e che é, una telecronaca calcistica?) e, soprattutto dopo Be my gal qualche sbadiglio comincia a presentarsi.  Ciao, sono lo sbadiglio, e se ci sono io, forse c'é qualcosa che ti sta annoiando.
Gli arrangiamenti sono ottimi, con pianoforte e chitarra acustica sempre presenti ma, francamente, i due strumenti risultano a volte persino troppo abusati, nell'economia del disco.
Per fortuna arriva I am a drummer in a rock n' roll band, che é esattamente quello che ci si aspetta da un pezzo rock di Roger Taylor: i ritmi e l'energia ci riportano alle queeniane I'm in love with my car e Modern times rock n' roll.
Durerá poco...I ritmi, purtroppo, si smorzano nuovamente con le successive Small, la giá edita Say it's not true (che peró é di gran classe) e The Unblinking eye. Sperimentale e apprezzabile Up, mentre Smile é ancora nei soliti toni, nonostante i cori "diversi" (non nel senso di omosessuali) che strizzano l'occhio ai Beatles.

Quello che da un po' fastidio, oltre ai ritmi spesso blandi, sono i testi, anzi l'utilizzo delle parole, a volte davvero troppo "semplici". Ascoltando le canzoni, non si possono avere dubbi su quale sia il titolo, ripetuto troppo spesso e con il pezzo che gira spesso intorno al ritornello. La voce di Roger, invece, é sempre quella. Magari un po' piú matura e meno esplosiva, ma sempre quella, esattamente come ve la ricordate.

Il risultato del disco é sicuramente sufficiente, la classe é sempre tanta. Purtroppo, a mio parere, 13 brani e quasi 50 minuti per questo Fun on earth sono un po' troppi e l'album risulta non troppo scorrevole. Con 3-4 pezzi in meno, il risultato sarebbe stato piú convincente. Comunque, stima immensa per Roger Taylor, a prescindere.

Voto 60/100
Toptracks: Sunny day, I am a drummer in a rock n' roll band, Say it's not true.
Skip track: Small

Tracklist:
  1. "One Night Stand!"
  2. "Fight Club"
  3. "Be With You"
  4. "Quality Street"
  5. "I Don't Care"
  6. "Sunny Day"
  7. "Be My Gal (My Brightest Spark)"
  8. "I Am The Drummer (In A Rock'n'Roll Band)"
  9. "Small"
  10. "Say It's Not True"
  11. "The Unblinking Eye"
  12. "Up"
  13. "Smile"
Giovanni Gagliano

Passionate about music I wrote my first article for "Given To Rock" in 2012, reaching now 30K global followers. I am also a musician, gigging around London.

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