L'entusiasta: Metallica - St.anger

L'entusiasta è colui che si accontenta di poco. E' un visionario e un sognatore che vede sempre il lato positivo delle cose e che ama praticamente qualsiasi cosa ascolti.


Mannaggia a tutti i detrattori e agli incompetenti, St. Anger dei Metallica è un lavoro assolutamente straordinario!
Partiamo dalla copertina: il grande parallelismo tra la forza e la ragione. Colori e tratti antichi, a tratti moderni, con riferimenti stilistici molto cari ai fumetti. St. anger, la santa rabbia, quella che ci comanda e ci governa, quella che ci fa ragionare, a volte, come animali. Ed è anche un titolo dannatamente metal. Quella mano rossa, arrabbiata, su quello sfondo arancione e quei lacci grigi che stanno a significare l'oppressione dei popoli tormentati e afflitti dai vizi e dai privilegi dei potenti. Scriverei per ore sul titolo e sulla copertina, farei quasi una tesi (se solo fossi iscritto all'universitá) ma potrei annoiare qualcuno, quindi meglio mi concentri sull'aspetto musicale.

Dopo Load e Reload, la band veniva da un (ottimo) periodo piú easy listening ma ebbe il coraggio di ritornare al passato, però senza gli schemi del passato. E qui scatta la genialitá! Sarebbe stato molto facile, anzi facilissimo, registrare un altro Black album o un altro Master of puppets, ma no, loro hanno osato... e hanno osato alla grande!

A partire dai suoni dannatamente sporchi e una produzione così apparentemente scarna, ma che in realtà avrà un lavoro incredibile alle spalle (immagino) e una batteria così lavorata da sembrare apparentemente grezza. Chissà quanto ci hanno lavorato per renderla come quella dei garage degli esordi, anzi, persino piú scarna di quella, sembra quasi di ascoltare la classica batteria di seconda mano (e pure in cattivo stato) dei 14enni che si approcciano allo strumento. Guardate dove ci "porta" la band, quanta poesia. Poi niente assoli di chitarra, scelta coraggiosissima per sfuggire ai cliche dell' heavy metal. Ebbene si, i Metallica hanno dimostrato che si può fare un album thrash metal anche senza soli di chitarra, anche se hai un chitarrista che, praticamente, fa solo quello. Ditemi se è poco. Le vocals? Quando avete registrato la vostra prima demo in garage, magari con un registratore a cassetta, cercavate il dettaglio? L'intonazione perfetta a tutti i costi? Cantavate e basta. Ecco.

Tutte le canzoni sono per veri intenditori. Beh, quasi tutte. I primi singoli Frantic e la title track sono grandi, grandissimi pezzi, ma sono pezzi abbastanza canonici, per piacere alle grandi folle. Intento nelle quali riescono, ovviamente. Ma é una volta superate le prime due canzoni che si hanno i veri capolavori. Volete che ne citi qualcuna?
Invisible Kid, Sweet amber e Purify su tutte. Quelle che hanno il coraggio di dire qualcosa di nuovo in un universo dove è già stato detto molto. Ne ho citate solo tre giusto per sceglierne qualcuna, perchè le citerei praticamente tutte. Canzoni senza filtro, apparentemente troppo lunghe, ma effettivamente pensate senza barriere e schemi mentali e, soprattutto, senza l'obbligo di piacere a tutti i costi al grande pubblico. Applausi ai Metallica. Che dire della conclusiva All within my hands? Come chiudere in bellezza un capolavoro, con quasi 9 minuti di perla finale.

Il disco non è stato recepito dalla maggior parte delle persone, ed è un vero peccato, perché i Metallica non suonano piú dal vivo praticamente nulla di quest'album. Se la gente aprisse un po' di più gli occhi scoprirebbe questo gemma. Pensate quanto sarebbe bello un concerto con St. Anger nella sua interezza.

Voto 100/100

Vi lascio con la mia preferita del disco, Invisible kid.


Giovanni Gagliano

Passionate about music I wrote my first article for "Given To Rock" in 2012, reaching now 30K global followers. I am also a musician, gigging around London.

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