Recensione: Kiske/Sommerville - City Of Heroes (2015)


Puntuale come le tasse, ecco l'ennesima fatica di Michael Kiske, che penso sia una delle persone piú presenti di sempre a livello discografico. Il suo nome compare infatti su un numero davvero indefinito di dischi. Ed eccolo, quindi, in un altro capitolo in studio con l'amica americana Amanda Sommerville, dopo il primo, discreto, disco del 2010.

Guardate, i dischi solisti di Kiske sono quanto di piú omogeneo al mondo e so che tutti sanno esattamente come suona questo album, anche non avendolo ascoltato. Quindi piú che una recensione, faró delle considerazioni in pillole. Dando ovviamente per scontate le qualitá dei due artisti e il fatto che conosciate giá di cosa stiamo parlando:

- Voce di Amanda Sommerville troppo predominante rispetto a Michelino (sará che stava registrando qualche altro disco, nel frattempo)
-  Spesso troppe tastiere e synth per i miei gusti.
- Forma canzone sempre troppo basata e incentrata sui ritornelli, a volte troppo prevedibili e giá ascoltati. Si arriva sempre li.
- Qualche buonissima traccia (vedi video in fondo alla pagina), ma un paio di canzoni di troppo (ma va?). Alla lunga il disco rischia di stancare.
- Buone le due ballad, soprattutto la seconda, After the night is over ha dei particolari deliziosi nei suoni.

Acquisto consigliato? Boh, se vi é piaciuto il primo vi piacerá pure questo. In caso contrario, lasciate perdere.

Voto 63/100
Top tracks: City of Heroes, After the night is over
Skip track: Open your eyes (la canzone é buona, ma il ritornello é una delle cose piú insopportabili mai ascoltate)

Tracklist
1. City Of Heroes
2. Walk On Water
3. Rising Up
4. Salvation
5. Lights Out
6. Breaking Neptune
7. Ocean Of Tears
8. Open Your Eyes
9. Last Goodbye
10. After The Night Is Over
11. Run With A Dream
12. Right Now

Giovanni Gagliano

Passionate about music I wrote my first article for "Given To Rock" in 2012, reaching now 30K global followers. I am also a musician, gigging around London.

Previous Post Next Post