Recensione: Richard Benson - L'inferno dei vivi (2015)


La faccio, non la faccio, la faccio, non la faccio. E dai, facciamola. No, aspetta. E vabbé...
Devo presentare l' "artista"/ personaggio? Non credo, ormai é da troppo tempo che il "maestro" Richard Benson é in giro. Perché sto scrivendo questa recensione? Non lo so, ma mi armo di buon spirito e faccio un track by track sui generis, esattamente come questo disco che, ricordiamo è stato prodotto e in parte suonato da Federico e Francesco Zampaglione dei Tiromancino​. Che ci azzeccano 'sti artisti insieme? Bella domanda. Cominciamo!

01) L'inferno dei vivi
Niente, Richard Benson che parla e dice cose a caso con dei sottofondi random. Il microfono é di altissima qualitá.

02) I nani
Il singolo che ha anticipato l'album. Musicalmente, un aborto (penso sia stata scritta, registrata e prodotta in 8-9 minuti) ma in diverse circostanze mi sono ritrovato a canticchiare (freneticamente) in testa: "I nani, i nani, i nani, i nani.. quindi ha vinto lei.
I nani, i nani, i nani... I nani, i nani, i nani... I nani, i nani, i nani... BASTAAAA toglietemela dalla testaaaaaa.

03) Sangue
Alla terza traccia arriva anche un po' di musica. Basso e batteria con un bel groove ed il solito delirante Richard al microfono. Il giro di basso mi piace molto, le parole un po' meno, sembra di ascoltare frasi prese a caso dalla divina commedia. Intendo mischiate l'una con l'altra, sia chiaro.

04) Succhiavo
"Succhiavo olio di croce con il riverbero di una cattedrale, urlavo da bestia feroce e con il bastone infernale tagliavo l'utero alle meretrici malvage". Questa é solo la prima frase del brano, immaginate tutte le altre. La canzone non é altro che Richard Benson che vaneggia, musicalmente non c'é nulla, sembra di ascoltare un modem 56 K che fa interferenza con il telefono. Eh, quando ci collegavamo dopo le 18.30 perché si pagava di meno... Vecchi tempi.

05) Malleus
Un bell'arpeggino e belle atmosfere quantomeno, barlumi di musica, anche di discreta fattura all'inizio. Richard rovina tutto vaneggiandoci di sopra e poi ci fa pure un assolo di chitarra delirante, come se non bastasse. Peccato perché le prime note del solo non erano neanche male.

06) De profundis
Un altro bell'arpeggio stavolta spezzato subito dalle urla agghiaccianti del "maestro". Quantomeno mi ha fatto ridere. Parte un bel riff industrial e poi Richard ritorna a delirare. "IO T'AMMAZZO"", si capisce nella seconda metá. Anche qui un assolo che parte bene e finisce come uno registrato da uno senza la piena funzionalitá degli arti superiori.

07) Vi dovete spaventare
Altro riff Industrial e Benson che grida i suoi cavalli di battaglia: "Ultimi!!!" "Vi dovete spaventare!!! "Schifosi!!". Brano che diventerá sicuramente un must tra chi apprezza il maestro, compreso il solito assolo finale suonato a caso.

08) Il sale di Satana
Organo da chiesa e cori sardi col vocoder. Richard che inneggia a boschi in penombra e rumori di pentolacce in sottofondo. Poi gong, carillon e rumori messi quasi random. Boh

Sono consapevole che questo disco dovrebbe essere preso poco seriamente.
C'é un peró, sono sempre il primo a ridere e scherzare, ma un conto é mettere della roba su youtube per farsi due risate, un altro é fare un disco.
A mio avviso se metti un disco sul mercato hai la responsabilitá di creare quantomeno qualcosa di decente, e di roba decente in questo disco ce n'é davvero poca. In totale ci saranno 8 secondi di assoli, qualche arpeggio acustico e un paio di di riff... E scritto cosí sembra anche tanta roba. Oh, io lo giudico come se stessi ascoltando un disco "normale", quindi...

Voto 15/100 (mi piace il suono del microfono)
Top track: I nani, Sangue
Skip tracks: L'inferno dei vivi, Succhiavo, De Profundis, Il sale di Satana

Giovanni Gagliano

Passionate about music I wrote my first article for "Given To Rock" in 2012, reaching now 30K global followers. I am also a musician, gigging around London.

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