Recensione: Stereophonics - Keep the village alive (2015)


Conobbi (meglio) gli Stereophonics abbastanza tardi, nel 2010 in un festival in quel di Venezia. Rimasi colpito dal loro approccio e dalla loro semplicità: questi tipi vogliono solamente fare musica, pochi fronzoli e atteggiamento sempre positivo. Vediamo cosa ci hanno riservato con questo Keep the village alive.

1) C’est La Vie
Titolo francese a parte, non appena parte il pezzo si capisce immediatamente il marchio di fabbrica Stereophonics. Pezzo rock e con una struttura vocale nervosa ma con una produzione un po' troppo patinata. Lo vedo benissimo in sede live, quando non puoi patinare un bel niente.

2) White Lies
Il rock si mette un po' da parte a favore di tastiere e pianoforte. La strofa non mi fa impazzire, ma il ritornello é vincente. Nell'aria ci sono gli U2, non so se é una cosa voluta. Bel pezzo.

3) Sing Little Sister
Ritornano le chitarre e il rock, seppur patinato. Ripeto, se volete ascoltare gli Stereophonics al meglio, ascoltateli live. Pezzo che si lascia ascoltare, ma che non incide troppo.

4) I Wanna Get Lost With You
Anche qui un pizzico di U2, ben piú di un pizzico in alcuni frangenti, tipo nelle seconde voci. Pezzo semplice e non male, soprattutto nella melodia del ritornello, ma mi piacerebbe sentire piú chitarre e meno tastiere.

5) Song For The Summer
Chitarra e voce, poi via via altri strumenti, tutti in punta di piedi, compresi dei violini. Delicatissima, gran pezzo. Il pre-ritornello é tanta, tantissima roba.

6) Fight Or Flight 
Dopo dei suoni e delle melodie delicatissime, ecco ad inizio brano una batteria tipo Bontempi degli anni 90. Poi dei falsetti micidiali e in generale un po' di confusione. Troppo sofisticata per i miei gusti.

7) My Hero
Mmm speravo in una cover dei Foo Fighters, pazienza. Il pezzo é qualcosa che mi ricorda la famosa Feeling good e At my most beautiful dei R.e.m. Sarebbe stato meglio avessero fatto la cover, onestamente... Pezzo proprio bruttarello. Non so a cosa si riferisca il testo, ma viene citato Paul Newman, da qualche parte.

8) Sunny
Linea vocale in apertura di Alone dei Pearl Jam (prossima puntata di "somiglianze"?), poi il pezzo cambia e diventa piú solare (appunto, vedi titolo) in linea con gli Stereophonics piú allegri. Finalmente un assolo di chitarra come si deve sul finale. Bel pezzo

9) Into The World
Solo un piano e una chitarra delicata per questa ballad atipica. Nella seconda metá entrano anche delle orchestrazioni (finte) e l'intensita vocale cresce leggermente. Non mi fa impazzire, un po' monotona. Un minutino in meno di ascolto e tutto avrebbe avuto molto piú senso.

10) Mr and Mrs Smith
Sará ispirata al famoso film con Brad Pitt e Angelina Jolie? Pezzo decisamente lungo per i canoni Stereophonics con i suoi quasi 7 minuti. Il brano é molto "classico" in veritá, ma dopo la durata standard (circa 4 minuti e rotti), comincia una bella parte strumentale con la batteria in primo piano. Funzionerá molto bene dal vivo (per la gioia del batterista). Uno dei migliori pezzi del disco.

Keep the village alive quasi sicuramente non é un disco che sará ricordato a lungo e che poco aggiunge alla carriera degli Stereophonics. Pochi rischi e troppo poco rock, perlomeno per i miei gusti.  Ottimi 3-4 brani, altri passabili e altri da dimenticare, bei momenti ma anche degli sbadigli. Disco comunque sufficiente.

Voto 60/100

Top tracks: Song for the summer, White Lies, Mr and Mrs Smith
Skip tracks: My hero, Fight or flight

Giovanni Gagliano

Passionate about music I wrote my first article for "Given To Rock" in 2012, reaching now 30K global followers. I am also a musician, gigging around London.

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