Dove sarebbe oggi la musica con i talent show?

Lo hanno detto personaggi noti, leggende della musica e adesso mi accodo pure io (che non sono nessuno) perché questa mattina non ho niente di meglio da fare.

Red Ronnie ci offre un interessantissimo punto di vista, nel video sotto. Gli artisti non scrivono piú le loro canzoni e si fanno spremere dalle etichette finché il loro nome è sulla cresta dell'onda, per essere buttati via subito dopo. Vi invito a guardare il video, Red Ronnie é uno che la musica la conosce bene ed é uno che stimo molto. Una delle poche persone vere che si trovano in TV, per quanto mi riguarda (ecco perché non lo vedete molto spesso). Quando ero ragazzino guardavo i suoi programmi e faceva suonare un sacco di band emergenti validissime, uno che alla musica crede veramente.



Ad integrazione del video sopra, volevo darvi anche un mio punto di vista ed estenderlo alla musica che conosciamo oggi, piú in generale.
Cosa sarebbe della musica di oggi se fosse stata sempre gestita in questa bieca maniera? Pensate se negli anni passati tutto fosse passato attraverso i talent... Nel video sopra si dice che Mogol e Battisti non sarebbero mai stati conosciuti. Verissimo, Battisti non era proprio un cantante formidabile, sarebbe stato sicuramente scartato ad un eventuale provino talent... Volete qualche altro esempio internazionale?

Bob Dylan: "sei stonato, a casa"
Freddie Mercury: "hai una bella voce ma hai un look tremendo, lo devi sistemare"
Axl Rose (a parte il fatto che non si sarebbe presentato) "Sembri una gallina strozzata"
Mick Jagger: "Non si canta a quel modo"
David Lee Roth: "Non sai cantare e ti muovi in modo ridicolo"
Ozzy Osbourne: "Non sai cantare"
Jimi Hendrix: "hai talento ma fai troppo rumore e non sai cantare"
David Bowie: "Non hai qualitá vocali"
Springsteen: "Sì, ma calmati"
Frank Zappa: "Questo manco facciamolo entrare"
Bob Marley: "Ma questo da dove viene?"
Jim Morrison: "Troppo stralunato"

SCARTATI

Vabbé, sono esempi un po' puerili, me ne rendo conto, ma era per sottolineare che i personaggi che valgono veramente qualcosa e quelli che saranno ricordati dalle generazioni future, sono l'esatto opposto di quelli scelti dalle giurie oggi. Non avere delle particolari qualitá tecniche/vocali in realtà conta relativamente se hai qualcosa da dire. David Bowie é oggi un mito per la sua tecnica vocale? Ma manco per sogno... Kurt Cobain era un chitarrista mediocre, ma che compositore... Oggi vogliamo una bella faccia e una bella voce che ci rassicuri, appena ascoltiamo qualcosa di diverso ci fa' paura. Un prodotto usa e getta, insomma, per ripetere il concetto di Red Ronnie.

Certo, anche una volta c'erano i compromessi, le case discografiche investivano tanti soldi e volevano il loro tornaconto (nessuno ti regala niente, quando girano i soldi), ma i dischi si vendevano e i discografici cercavano il talento nella forma piú pura. Un esempio, questi straccioni nel video sotto, che non avevano manco una casa e usavano tutti i soldi per drogarsi. Ma c'era il talento (quello vero), qualcosa da dire. Erano diversi. Fossero passati attraverso un talent, sarebbero stati scartati direttamente nella hall dell'albergo e oggi non avremmo Sweet child o' mine, November rain e tantissime altre canzoni che hanno invece segnato una generazione. Ho preso come esempio i Gn'R ma potrei prendere quasi qualsiasi altro mito della musica; chi e' nell'olimpo dei grandi ci sta' proprio perché diverso dagli altri. Essere un fuoriclasse vuole dire uscire dagli schemi, no? Questo vale anche negli altri campi artistici. Maradona aveva il fisico di un salumiere (e manco si presentava agli allenamenti). George Best, Ronaldo, questa gente non si allenava neanche. Anche i grandi del cinema sono quelli che hanno fatto sempre di testa loro, uscendo dagli schemi: Kubrick, Lynch, Tarantino (i primi 3 che mi passano per la testa). Pensate ad un cinema con solo blockbuster americani, film carinissimi ma che dopo i primi 10 minuti sai esattamente come vanno a finire. Vi ricordate il nome di un regista di queste commedie? No, esatto. Estendete questo concetto per altri campi: arte, cultura etc. Boh, penso a Picasso, che cose strane che faceva, intanto oggi lo ricordiamo tutti.
Chi viene ricordato a distanza di tanto tempo è colui che ha detto o fatto qualcosa di diverso. Tutti gli altri sono una serie di bravi artisti che dimenticheremo presto.

L'arte, quella vera, è una cosa seria, non banalizziamola.

Giovanni Gagliano

Passionate about music I wrote my first article for "Given To Rock" in 2012, reaching now 30K global followers. I am also a musician, gigging around London.

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