Ed eccolo qui l'ennesimo album che vede alla voce l'instacabile Michael Kiske. Questa volta parliamo dei Place Vendome, gruppo (da studio) con profonde radici AOR ormai arrivato alla quarta pubblicazione.
Analizziamo questo Close to the sun partendo dalla copertina, sicuramente ben fatta anche se leggermente tamarra. L'acquila é sempre al suo posto e in bella mostra, come nelle precedenti copertine.
Quando si parla di una pubblicazione di Michael Kiske su una cosa potete stare tranquilli: l'interpretazione vocale sará perfetta, come in tutte le altre occasioni. L'altro rovescio della medaglia é peró che si assiste spesso all'effetto "sentita la prima - sentite tutte", perché michelino é uno dei piú grandi cantanti del nostro tempo, ma come autore ha, diciamo, dei limiti di varietà . Questo Close to the sun peró é stato scritto praticamente da tutti artisti "esterni" e quindi fortunatamente suona un po' piú diverso e vario rispetto ad altri progetti. Troviamo infatti le "penne" nostrane di Simone Mularoni, Aldo Lonobile dei Secrete Sphere, Alessandro Del Vecchio e persino la premiata coppia Thorsen/Lione assieme ad un sacco di special guests che metteró al termine della recensione sennó non ne usciamo veramente piú.
Dando un ascolto alle canzoni di questo disco, troviamo la buona opener/title track Close to the sun seguita da Welcome to the edge dove Kiske nelle strofe fa quasi il verso ad Elvis (non sto scherzando, a lui piace davvero un mondo imitarlo) per poi sfociare nel pre ritornello e nel chorus nelle "consuete" tonalitá. E' presente anche una cover degli italiani DGM, Hereafter, che manco a dirlo sua maestá Kiske interpreta magnificamente e che alla fine risulterà una delle canzoni migliori del disco, anzi forse la migliore in assoluto. Buone anche le due scritte da Thorsen/Lione: Riding The Ghost è un pezzo con un buon mordente e la ballad Helen è sicuramente riuscita, cosà come sono riuscite le altre due presenti nel disco. A proposito di ballad: che nota prende Kiske verso la fine di Strong?
Nonostante tutta questa abbondanza di autori il disco a momenti ha il difetto di molti altri dischi con Kiske protagonista che accennavo in apertura: le canzoni e le atmosfere sono spesso molto simili. Probabile che parte della colpa ce l'abbia anche una produzione sicuramente buona ma un po' troppo statica, come da buona tradizione AOR (non dico una bestemmia affermando questo, vero?), quindi anche questo Close to the sun, nella sua interezza lascia spazio a qualche momento di cui magari ne avremmo fatto a meno. Canzoni come Falling star o Yesterday is gone anche se eseguite/registrate con classe sembrano realizzate con il pilota automatico e potrebbero essere confuse con altre 1000 del genere. Ciò nonostante questo nuovo disco dei Place Vendome rimane qualitativamente superiore alle ultime due uscite, anche se a mio parere non riesce a superare il debut album.
Se vi piace il genere (o vi piace Kiske), merita sicuramente un ascolto.
Voto 67/100
Top tracks: Hereafter, Riding the ghost, Helen
Tracklist
01. Close To The Sun
02. Welcome To The Edge
03. Hereafter
04. Strong
05. Across The Times
06. Riding The Ghost
07. Light Before The Dark
08. Falling Star
09. Breathing
10. Yesterday Is Gone
11. Helen
12. Distant Skies
Alfred Koffler (Guitar solo track 2)
Simone Mularoni (Guitar solo track 3)
Alessandro Del Vecchio (Backing vocals on track 4)
Kai Hansen (Guitar solo tracks 5-6)
Uwe Reitenauer (Guitar tracks 1-2-3-5, Guitar solo track 1)
Gus G (Guitar solo track 7)
Magnus Karlsson (Guitar solo track 8)
Mandy Mayer (Guitar solo track 11)
Michael Klein (Guitar solo on tracks 9-10-12)
Tags:
Recensioni