Recensione: Black Country Communion - BCCIV (2017)


I Black country communion si erano sciolti, ma anzi no: Joe Bonamassa, Glenn Hughes, Derek Sherinian e Jason Bonham ci hanno ripensato e rieccoli qui con questo BCCIV, che suppongo sia un numero romano ma non chiedetemi che numero sia, perché non ricordo nulla a parte le I e le V.

Competenze sui numeri romani a parte, parliamo un po' di questo disco che ho ascoltato con estremo piacere. Ho giá detto in diverse sedi che adoro l'attitudine di Glenn Hughes e stupisce che un uomo di quella etá riesca ancora a fare (e soprattutto a cantare) quello che fa lui. Beh, partendo da questo presupposto e vedendo gli altri protagonisti capirete che anche questo nuovo capitolo dei Black Country Communion é buona, anzi buonissima musica. A fondo pagina vi metto il "primo ascolto" del singolo Collide, dove grosso modo faccio notare le stesse cose.

I quattro musicisti ci propongono sempre quello stile che parte dagli anni 70 ma che suona anche tremendamente moderno e attuale: il già citato primo singolo Collide che sembra quasi un pezzo degli Audioslave (che peró a sua volta ricordava i Led Zeppelin) e Over my head in apertura, sono pezzi un po' per il grande pubblico. La terza traccia The Last Song For My Resting Place é piú di matrice Bonamassa che solitamente non mi fa impazzire, ma questo pezzo con influenze Irish (vi ricordate i Corrs?) é davvero notevole.

Tutti i pezzi fanno il loro a parte forse Love remains che ha un ritornello che personalmente giudico troppo banale (anzi, brutto) per una band di questo spessore. Fra le cose migliori del disco, invece, ci sono le energetiche The Crow e soprattutto Awake con un bellissimo riff ipertecnico e un ritornello urlato di Mr Hughes. Di classe anche Wanderlust con "colpi di basso" incredibilmente tamarri nella seconda parte (non la ascoltate dal vostro portatile o dai vostri auricolari di 4 euro e 50, per favore) e la finale e lunga (forse un po' troppo?) When The Morning Comes.

Ma non voglio entrare troppo nel dettaglio di questi pezzi perché vedo quest'album come se fosse quasi sprovvisto di titoli. Generalmente dedico molta attenzione alle singole tracce, alla durata delle stesse, alla tracklist eccetera... Mi sono accorto che in questo disco il tutto puó risultare superfluo in quanto il viaggio é piacevolissimo anche senza guardare i dettagli. Alcuni pezzi, come dicevo, forse sono troppo prolissi, ma non importa... Fidatevi e fatevi trasportare da questi quattro musicisti fenomenali.

Forse il disco non ci regalerá tracce da ricordare negli anni, ma é un bell'ascolto sotto tutti i punti di vista. Eccome se é un bell'ascolto. Non fatevi scherzi e non litigate più che voglio rivedervi dal vivo presto.

Voto 75/100
Top tracks: The Last Song For My Resting Place, The crow, Awake
Skip track: Love remains

01.Collide
02.Over My Head
03.The Last Song For My Resting Place
04.Sway
05.The Cove
06.The Crow
07.Wanderlust
08.Love Remains
09.Awake
10.When The Morning Comes

Giovanni Gagliano

Passionate about music I wrote my first article for "Given To Rock" in 2012, reaching now 30K global followers. I am also a musician, gigging around London.

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