Top 10: Batteristi

I miei dieci batteristi preferiti, con un minimo di spiegazione per ognuno.

Cominciamo senza troppe esitazioni

10) Lars Ulrich (Metallica)
Se a leggere questa classifica é un batterista (o presunto tale), probabilmente avrá giá chiuso la pagina, spento il pc e anche staccato la corrente elettrica (o tolto la batteria del dispositivo portatile) per l'indignazione. Vengo e mi spiego: tecnicamente Lars Ulrich non é tutto questo granché, ci saranno almeno 3 milioni di batteristi piú bravi di lui, ma a me il suo stile sui Tom e quei piatti in controtempo mi fanno impazzire, che ci posso fare.
Canzoni top: Creepin' death, For whom the bell tolls.


9) Bill Ward (Black Sabbath)
Andró controcorrente, ma é il mio batterista preferito degli anni 70.
Sicuramente meno dotato dei suoi colleghi Ian Paice e di John Bonham, ma ha una rozzaggine (!) che mi gusta tantissimo. Mi dispiace moltissimo che non abbia fatto parte della reunion dei Black sabbath, che secondo il mio parere non sono la stessa cosa senza di lui.
Canzoni top: War pigs, Snowblind, Children of the grave



8) Nick Menza (Megadeth)
I Megadeth con lui (e Marty Friedman) erano assolutamente un'altra cosa.
Grandi album come Rust in piece e Countdown to extinction lo vedono come assoluto protagonista. Dopo di lui, altri bravi batteristi, ma la differenza é palese e niente sará piú come quando c'era questo batterista incredibile. Uno di quei musicisti che ci ha lasciato troppo presto.
Canzoni top: Hangar 18, Tornado of souls, Reckoning day.

7) Igor Cavalera (Sepultura)
Non amo per niente la musica estrema e odio il cantato in growl (o anche quello che ci si avvicina).
In tutta la mia vita ho fatto eccezione per 2 gruppi e uno di questi é quello dei fratelli Cavalera.
Le sue performance negli album Chaos AD e Roots sono davvero da stropicciarsi le orecchie (!).
Canzoni top: Territory, Refuse/resist, Attitude.



6) Matt Cameron (Soundgarden, Pearl jam)
Molti lo odiano perché, nei Pearl jam, ha sostituito Abbruzzese e Jack Irons, mentre io sono uno dei pochi a pensare che é migliore di entrambi. Molte canzoni del primo periodo (Go su tutte), con lui vedono la luce. E nei tour del 98 e del 2000 ha il suono definitivo di batteria (che poi ha modificato non so per quale oscuro motivo). Da citare anche (forse, soprattutto) per i Soundgarden (dove il suo stile é decisamente piú aggressivo) e per la deliziosa Black hole sun. Molto bravo anche in altri generi, per chi conosce i suoi album solisti e progetti paralleli vari.
Canzoni top: Black hole sun, Grievance, Jesus Christ pose.

5) Vinnie Paul (Pantera)
Il secondo (e ultimo) gruppo "estremo" che ho ascoltato con regolaritá sono stati proprio i Pantera, che peró a differenza dei Sepultura, mi hanno attirato sotto qualsiasi punto di vista, non ultimo il drumming del grandissimo Vinnie Paul, potente ma senza mai perdere il gusto dei piccoli dettagli. Tamarrone all'ennesima potenza quando suona con le bacchette infuocate. Ciao Vinnie...
Canzoni top: Sucide note pt.2, Fucking hostile, Cowboys from hell.



4) Tre cool (Green day)
Oh, i gusti sono gusti e il gusto e la varietá e il gusto di Tre cool, secondo me ce l'hanno in pochi.
L'album American Idiot dei Green day é, secondo me, un mezzo capolavoro batteristico.  Il tutuPRA tutuPRA di Wake me up when September ends é tanto semplice quanto epico. Non é un batterista piú dotato di altri, ma é uno che lascia sempre una sua traccia, che per me é la cosa piú importante per un musicista.
Canzoni top: Basket case, Jesus of suburbia, Wake me up when September ends.

 3) Nicko McBrain (Iron Maiden)
Si, fa sempre la stessa cosa (tintipati tintipati sul ride), ma la fa meglio di tutti. In molti gli preferiscono Clive Burr, io gli Iron Maiden senza di lui non riesco ad ascoltarli. Lunga vita al buon compagnone e zuzzurellone (!) Nicko che ancora oggi, alla sua veneranda etá, ce la sa lunga.
NB. A volte sembra usi il doppio pedale, in realtá lui dice di non averlo mai fatto perché non gli piace. Ha preferito, quindi, sviluppare una tecnica particolare con un piede solo. Gli crediamo.
Canzoni top: sono tutte le stesse, grosso modo. Meritano una citazione i suoi primi secondi con i maiden, vedi canzone sotto.



2) Dave Grohl (Nirvana + 400 altri)
Se avesse continuato a suonare con continuitá la batteria invece di passare alla chitarra e al microfono (non che non sia bravo anche lí, eh), probabilmente sarebbe stato al primo posto.
Se ho adorato i Nirvana da ragazzino lo devo in gran parte a lui. Suono, gusto e tocco inconfondibili.
Sin dai primi ascolti di The colour and the shape dei Foo fighters ero straconvinto che la batteria in quell'album l'avesse suonata lui (il batterista ufficialmente era un altro). Ho recentemente guardato il documentario Back & forth, e... indovinate cosa ho scoperto? La batteria la suonava lui. Inconfondibile.
Canzoni top: Aneurysm, My hero, No one knows.

1) Mike Portnoy (Dream Theater + 7000 altri)
Che dire dell'amato/odiato Mike Portnoy?
Vi dico solo che alcuni album dei DT (chi ha detto Scenes from a memory?) li ascolterei volentieri anche esclusivamente in versione batteria e senza nessun altro strumento.
Secondo me ha un clone che manda in giro a suonare per conto suo, non é possibile sia dappertutto.
Ho avuto anche l'onore di intervistarlo (clicca qui), commentando questa classifica, tra le altre cose. Una sorta di inception.
Canzoni top: l'intero album Scenes from a memory.