La discografia (semiseria): Pantera

E' la volta dei Pantera, ladies and gentleman: ll talento dei fratelli Abbott, la timidezza e la fragilitá espressiva di Phil Anselmo e tante copertine brutte.

Metal magics, Project in the jungle, I am the night, Power metal (1983-1988):
Quando chiedi alla band "che mi dite di questi album?" loro rispondono cose del tipo "quali album?" o "Non sono nostri, ti stai sbagliando" o ancora "Se non te ne vai ti ammazzo". Quindi, perchè dovrei prendermi la briga di recensirli o commentarli? Eppure qualche canzone carina c'è, ma di certo non sono la band che conosciamo.

Cowboys from hell (1990)
Dimebag rifiuta la proposta di Mustaine di unirsi ai Megadeth (perchè non c'era posto per il fratello, lo sapevate?) e la band abbandona (finalmente) il glam per proporci un nuovo sound superaggressivo. E spacca. La copertina del disco è di cattivo gusto (come i capelli di Phil Anselmo), ma non sarà l'unica, non abbiate timore. All'interno troviamo delle canzoni pazzesche come la title track e Cemetery gates. La band diventa grande e si prenota un posto al Monster of rock di Mosca nel 91 per suonare con gruppi del calibro di Ac/dc e Metallica. Bel botto. Bei capelli. Tutti pinguino. 
Voto 82/100
Top tracks: Cowboys from hell, Cemetery gates, Domination

Vulgar display 
of power (1992)
La copertina è un chiaro messaggio di pace e il disco è il capolavoro della band, almeno per il sottoscritto. La band diventa praticamente una mania in tutto il mondo solamente con due dischi all'attivo (i primi 4 abbiamo detto che non esistono, giusto?) e Walk viene trasmessa in rotazione anche dopo in mezzo ai cartoni animati di Bim Bum Bam. Se volete leggere la recensione completa (della versione anniversario) cliccate qui. Papararara RE papararara SPECT parararara WALK! 
Voto 95/100
Top tracks: Walk, Fucking hostile, This love

Far beyond 
driven (1994)
Dicevamo riguardo le copertine brutte? In realtà la copertina originale sarebbe dovuta essere un'altra, ben più oscena di questa (in tutti i sensi), difatti è stata giustamente censurata. Il disco? Un mattone. Ma un gran bel mattone: pesante e monolitico, ascoltarlo tutto di fila è un'impresa ma ci sono taaaaante cose valide e la band viene consacrata a livello mondiale e i quattrini si fanno sempre piú abbondanti. Il riff centrale di Slaughtered (canzone che non caga nessuno) mi manda fuori di testa. Voto 78/100
Top tracks: I'm broken, Shedding skin, Slaughtered

The great 
southern trendkill (1996)
Comprai il disco il primo giorno a scatola chiusa chiedendomi: "Avranno ammorbidito un po' il loro suono rispetto al disco precedente? Speriamo" Premo play e Phil urla al secondo 0: UAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHH: no, non l'hanno ammorbidito, in compenso è molto più variegato del precedente e ci sono un sacco di idee, anche se la band comincia a fare a cazzotti e Anselmo e Rex cominciano a strafarsi anche quando dormono. A me sto disco è piaciuto abbastanza, anche se a livello di canzoni non può competere con i precedenti. Un dettaglio da non trascurare: è l'unica copertina decente di tutta la discografia da studio. Però si pentiranno immediatamente, vedere la prossima. 
Voto 73/100
Top tracks: War nerve, Suicide note Pt1 e Pt2

Reinventing the Steel (2000)
Phil va in overdose ed è clinicamente morto, poi resuscita. Hallelujah! Le sue condizioni, come quella di tutta la band, non devono essere ottimali, guardate che copertina che hanno scelto. Sembra la classica foto scattata a ferragosto venuta male, che cancelli dalla macchina fotografica. Loro non solo l'hanno tenuta, ma ci hanno fatto pure la copertina del loro ultimo disco, bravi. Dicono che hanno reinventato qualcosa, ma effettivamente non l'hanno fatto: alcune ottime canzoni e ottimi riff nella prima metà, ma la seconda parte del disco è onestamente bruttina, la band è agli sgoccioli e si vede. Dopo questo disco la band si insulterà tramite stampa e si scioglierà definitivamente. Poi ci sarà la tragedia di Dimebag, ma quella è un'altra storia. 
Voto 64/100
Top tracks: Yesterday don't mean shit, Hellbound, Revolution is my name.

Vi lascio con un pezzone a caso. Enjoy

Giovanni Gagliano

Passionate about music I wrote my first article for "Given To Rock" in 2012, reaching now 30K global followers. I am also a musician, gigging around London.

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