La scheda: Pedro Navaja


Breve descrizione/bio della band: 
I Pedro Navaja nascono a Genova dall’incontro/scontro esplosivo di musicisti provenienti da 3 diversi continenti;

Genere musicale: 
Pachanga Latino-Americana (Cumbia, Reggae, Ska)

Line-up attuale: 
Valeria (voce),
Andrea (voce&chitarra),
Kiangpo (basso),
Kassun (batteria),
Mario (tromba),
Cecco (sax),
Tony (trombone);
                          
Album/EP/Demo all'attivo: 
“Barrio Pachanga” (2012)
“¡Grita la Noche!” (2015);
                        
Influenze: 
Sergent Garcia, Chico Truillo, Manu Chao&Radio Bemba, Los Fabulosos Cadillacs, Calle 13, Bob Marley&The Wailers;

Di cosa parlano i vostri testi: 
Storie di vita comune di gente comune con i suoi amori, dolori, denunce, battaglie, vittorie e sconfitte: storie dal basso, nella tradizione cantautoriale genovese;                                             

L'esibizione live che ricorderete per molto tempo: 
il Goa-Boa di Genova, in cartellone il giorno  dopo Mannarino e il giorno prima di Paolo Nutini e le meravigliose luci durante la nostra esibizione sopra e sotto quel palco immenso dell’Arena del Mare del Porto Antico;
                                                 
Un aneddoto divertente capitato on stage o in studio: 
la doppia caduta di Andrea (voce&chitarra) dal palco al Testaccio di Roma nel 2012: non aveva bevuto niente?

 I vostri dischi preferiti in assoluto: 
“Sin Fronteras” di Sergent Garcia, “Buena Vista Social Club”, “Clandestino” di Manu Chao, “Exodus” di Bob Marley;

Ditemi un album che pensate siate gli unici al mondo ad apprezzare: 
???

Un musicista che vorreste incontrare per fare quattro chiacchiere: 
Manu Chao, per farci raccontare le storie della gente incontrata durante il suo pellegrinaggio in America Latina da cui nasce il suo grandioso “Clandestino”;

Cosa chiedereste nel backstage se foste la band piú importante del pianeta: 
Serenità e un po' di buon vino;