Live report: Metallica - 02 Arena, London 24/10/2017

E' solamente la mia "seconda volta" con i Metallica, cosa solitamente strana per un gruppo che è fra i miei preferiti in assoluto. Non é stata una cosa voluta, é solo che non ho mai avuto l'occasione di vederli in UK perché ultimamente non hanno mai suonato a Londra, bensí in festival non proprio vicinissimi (ma neanche troppo lontani, é solo che sto diventando pigro perché sono molto ben abituato). Ah, per la cronaca la prima volta fu in quel di Imola, all'Heineken Jammin' Festival nel 2003. Quell'anno bill fantastica con Iron Maiden e Bon Jovi (e con i Placebo che non fecero in tempo a completare la loro setlist prima dei Metallica, perché sul palco gli lanciarono di tutto.)

Ma veniamo finalmente a questo concerto.

Innanzitutto troviamo il solito simpatico cartellone alla stazione metro di North Greenwich (dove si trova l’arena 02, la più grande di Londra) con un messaggio pieno di titoli dei Metallica.


Dopo una birra in buona compagnia e fregandomene altamente del gruppo spalla che non avevo neanche mai sentito nominare, prendo posto e aspetto i Metallica, che fanno il loro ingresso verso le 21, anticipati dalla consueta introduzione del maestro Morricone.
La partenza francamente non è delle migliori a causa dei suoni un po’ impastati, più tardi arriverò alla conclusione che è (anche) colpa della doppia cassa di Lars che è troppo forte. Il palco è il solito palco dei Metallica a forma di ring ovale, sicuramente una cosa nuova e che mi ha fatto piacere vedere. La cosa positiva è sicuramente il fatto che tutti gli spettatori, da qualsiasi posizione dell’arena, possano godere di una buona visuale (e anche di uno spettacolo di luci eccellente). Riguardo agli aspetti negativi.... Beh, il palco è bello, figo e tutto quello volete, ma io James Hetfield che mi canta rivolgendomi la schiena non lo voglio vedere. Qualche schermo grande al posto dei (seppur molto coreografici) televisori piazzati in alto, secondo me avrebbe giovato.


Dopo un paio di canzoni di riscaldamento (dati i suoni provvisori e la doppia cassa già citata) si va con qualche classico sempre ben gradito come Seek & destroy e soprattutto Fade to black, che mi ricordavo James suonasse interamente con l’elettrica ma forse non la vedo live da molto tempo o molto più probabilmente mi sto rincoglionendo. Riguardo i nuovi pezzi, se Now that we're dead è stata in qualche modo giustificata dallo show dei quattro alle percussioni (vedi foto satura sotto), avrei fatto volentieri a meno di Confusion. Tra l’altro hanno fatto confusione anche loro ciccando l’inizio un paio di volte.


Sempre emozionante ascoltare dal vivo vari classici dei 4 cavalieri di Frisco: For whom the bell tolls, Creeping death, Sad but true, Master of puppets, Leper messiah, One ed Enter Sandman mi hanno fatto agitare parecchio e con me tutto il numeroso pubblico dell'arena, sempre illuminato a dovere dai bellissimi giochi di luce. Non credo abbia bisogno di aggiungere troppe parole su queste canzoni: se i Metallica sono dove sono, lo devono allo straordinario materiale del periodo 1983-1991, inutile negarlo. Riguardo il nuovo repertorio, mi sono goduto la bellissima Spit out the bones ma anche Moth into flames (con coreografia di "moths" illuminate che si aggiravano sopra il palco) e stranamente anche Halo on fire, con James che mi è piaciuto particolarmente alle vocals. Dico stranamente perchè da studio non mi aveva impressionato più di tanto. Gradevolissimo e simpatico l'intermezzo con Kirk Hammett e Robert Trujillo che hanno praticamente improvvisato Phantom of the Opera degli Iron Maiden e Ace of spades dei Motorhead.

Venendo ai nostri quattro musicisti: James Hetfield è sempre il solito grande performer e frontman, forse stavolta un po’ meno comunicativo del solito (nonostante un siparietto da avanspettacolo con una donna incinta), Lars Ulrich in molte occasioni mi ha dato un po’ i nervi: capisco che suonare gli stessi pezzi da 30 anni può essere noioso, ma cambiandoli aggiungendo un sacco di passaggi in più, a volte mi ha dato tremendamente fastidio. La batteria mi é sembrata invadente in diverse occasioni, complice anche il volume da "ascoltate solo me". Impeccabile, invece, la prova di Kirk e Robert, quest'ultimo con dei capelli abbastanza improbabili ma sempre fenomenale al basso. Ci ha regalato, tra le altre cose, una sua versione di Pulling Teeth, ricordando Cliff Burton. Ah, un'altra cosa che mi ha dato molto fastidio è stata l'esecuzione di Nothing else matters suonata alla velocità della luce. Non era una ballad, una volta?


A fine concerto, la band ringrazia e ci regala una chiusura abbastanza surreale. I 4 musicisti rimangono per diversi minuti sul palco senza dire niente, regalando vagonate di plettri a tutti. Sembrava che da un momento all'altro dovesse spuntare il signore delle pulizie per cacciarli fuori. Io e il mio amico non sapevamo che fare: "andiamo o restiamo, che succede?" Neanche una parola, camminavano intorno al palco e tiravano plettri con tutte le luci accese. E' una cosa che si fa molto spesso, è vero, ma per una trentina di secondi, non per circa 5 minuti. La band è comunque uscita senza bisogno dell'intervento dell'uomo delle pulizie, anzi, ogni componente prima di uscire definitivamente di scena ha detto qualche parola di ringraziamento al caloroso pubblico londinese.

Nonostante alcune lamentele che ho sulla scaletta (7 pezzi dall'ultimo Hardwired... to self distruct sono francamente un po' troppi, considerata anche la lunghezza di alcuni) e su Lars, mi sono sicuramente goduto questo concerto che mi ha emozionato tantissimo in diverse occasioni grazie ad una band ancora in ottima forma.
Alla prossima, Metallica (se venite in zone centrali).

Top songs: For whom the bell tolls, Creeping death, Sad but true
Ne avrei fatto volentieri a meno: Confusion

Metallica Setlist The O2 Arena, London, England 2017, WorldWired Tour
Giovanni Gagliano

Passionate about music I wrote my first article for "Given To Rock" in 2012, reaching now 30K global followers. I am also a musician, gigging around London.

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