Top 10: I migliori album del 2014

Puntuale come le tasse, ecco la temutissima (non so da chi) classifica di fine anno.
Cliccate sui titoli dei dischi per leggere le recensione complete e, come al solito, tutti i commenti/insulti (moderati), sono ben accetti. Partiamo!


10) Dio - This is your life

Ok, é solamente un tributo, che cosa cappero ci fa tra i dischi dell'anno?
Beh, a mio parere questo non é il solito tributo. Guardate che nomi che ci sono, cribbio! Ad impreziosire il tutto una splendida traccia finale di RJD.
Mettiamola cosí: quanti tributi conoscete migliori di questo? Ecco, appunto, spiegata la prensenza in classifica.



Dopo le prime 4 tracce mi stavo strappando tutti i vestiti di dosso perché Light of dawn mi aveva riportato alle vecchie atmosfere degli Helloween, di 25 anni prima. Superate quelle tracce, ecco anche (e soprattutto) Il Michael Kiske moderno. Non che sia male, eh... Ma sono nostalgico e preferisco la roba della gioventú. Con qualche traccia in meno (del Kiske moderno), sarebbe stato piú giú in classifica.



Quante aspettative si possono avere su un disco solista del batterista dei Guns n' roses/Velvet revolver? Perché, sa suonare altri strumenti e cantare? Evidentemente si, e il risultato mi é piaciuto pure! Un disco gradevolissimo, ben realizzato e con belle atmosfere, bravo Matt! Ormai, poi, é amico di Given to rock, ha ringraziato la pagina tramite twitter, qualche mese fa.



Diciamo tutti la veritá (dite lo giuro), dopo un discone come Wasting light (e Sound city) ci aspettavamo di piú, no? Eh, non ditelo a me, porca paletta... Ma superata la piccola delusione iniziale, non possiamo affatto etichettare questo sonic Highways come disco brutto, anzi... E' un disco estremamente piacevole, con un sound ottimo (su quello Dave é assolutamente una garanzia) e una bella scorrevolezza agevolata anche da un corto minutaggio. Come scrivo bene oggi, cazzo.



L'onesta. Toseland é un ex campione di superbike che ha smesso di correre a causa di un infortunio e si é rifugiato nel suo vecchio amore, la musica. Il risultato é un onestissimo e gradevolissimo disco Hard rock, che non vuole inventare niente, ma onestissimo (appunto). Senza dubbio uno degli album che ho ascoltato di piú in questi ultimi mesi, che mi ha colpito per la sua semplicità.



Dopo tanta musica eccezionale e tantissime vicissitudini al loro interno (compresa la malattia del batterista), la band é ancora capace di regalare ottima musica e ottimi dischi. Passati alcuni mesi ho leggermente meno entusiasmo verso quest'album, che peró rimane decisamente buono grazie ad una alternanza tra (buoni) pezzi "tirati" e (buonissime) ballad. Respect per tutte quelle band che dopo innumerevoli anni sfornano ancora dischi di questa portata. E i Mr. Big stanno in questa categoria.


Ecco, vedi sopra, ma al cubo. Glenn Hughes é un dinosauro che sforna musica da quando i nostri genitori andavano in giro con i pantaloni a zampa d'elefante. Quei Jeans sono passati di moda (fortunatamente?), lui spacca ancora i culi come allora, con un nuovo, ennesimo, progetto. Canta ancora come un ventenne. Chapeau, anche più dei Mr. Big.

 

All'inizio mi ha fatto incazzare, mi aspettavo un disco "semplice" come il magnifico primo capitolo, invece i nostri eroi hanno "rovinato" tutto, introducendo molta piú roba prog e roba piú canonica (ma complessa) del predecessore. All'inizio questa cosa non mi é andata molto giú, ero abbastanza deluso pur reputando Second Nature un buonissimo album. A mente fredda, mi sono lasciato tutto alle spalle e l'ho apprezzato di più. Si vabbè, peró per il prossimo disco tornate allo stile del primo album, ok???


Un inno all'ignoranza pura. Riffoni, lyrics ignoranti, produzione granitica, piede a martello sull'acceleratore e tutti gli elementi tipici di un disco heavy metal rozzo. Non so se il disco valga questa posizione in classifica, ma premio l'ignoranza e il piacere che provo ogni volta che voglio ascoltare roba senza fronzoli. Se gli elementi citati sopra, Blind rage vi soddisferà alla grande. Artwork e suoni maestosi.


Proprio quando stai pensando che sei troppo vecchio per ascoltare power metal ed effettivamente pensi che lo stesso PM sia un genere abbastanza sopravvalutato e ne hai ascoltato fin troppo in vita tua, Tobias Sammet ti da un cazzottone in faccia e ti fa rimangiare tutto con questo splendido Space police - defenders of the crown, album pieno zeppo di ironia e di grandissima musica. E' diventato immediatamente uno dei miei preferiti della band, sicuramente il loro miglior album da 10 anni a questa parte ed é il miglior disco che avrebbero potuto fare gli Edguy del 2014. La splendida data live che ho visto a supporto dell'album mi ha confermato tutto. Respect anche per Tobias Sammett che dopo 1000 mila album (nonostante la giovane età), riesce a sfornare ancora questi prodotti. Limited edition acquisto obbligato per il bellissimo packaging e per la bonus track England, tributo, con un sacco di ironia, agli Iron Maiden.
Giovanni Gagliano

Passionate about music I wrote my first article for "Given To Rock" in 2012, reaching now 30K global followers. I am also a musician, gigging around London.

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